Talento, tenacia, ma un palmarès troppo magro: il ‘matador’ Fernando Alonso compie 40 anni. Due titoli mondiali, un addio alla Formula 1 e un successivo ritorno per tentare l’impresa. La carriera di Fernando Alonso è ricca di sfaccettature, ma forse non altrettanto di successi. Dai controversi anni in Ferrari al terribile periodo in McLaren-Honda, se non è possibile considerare l’asturiano un fuoriclasse nelle scelte, egli lo è di certo al volante.

40 ANNI OGGI PER FERNANDO ALONSO: IL 2022 L’ANNO BUONO PER REALIZZARE L’ULTIMO SOGNO?

Inutile ripercorrere passo dopo passo una carriera che tutti conosciamo. Il debutto in Minardi grazie all’occhio astuto del patron Gian Carlo, poi il passaggio in Renault e i primi due titoli mondiali. Sembrava l’inizio di una lunga carriera trionfale per lo spagnolo, ma da quel momento le cose hanno cominciato a girare nel verso opposto.

Si parte dal 2007, quando un giovane Lewis Hamilton crea malumore e scompigli nella sua parte di box, cosa che lo porta a un desolante ritorno in Renault: stessa scuderia, ma dalle ambizione riviste. Dal 2010 l’esperienza in Ferrari: tanta grinta, ma una vettura mai all’altezza lo portano comunque a sfiorare il Mondiale prima nel 2010 poi nel 2012. Dal 2015 l’esperienza più frustrante della sua carriera: il ritorno in  una McLaren appena passata alla motorizzazione Honda, che lo convince a prendersi una pausa dalla Formula 1.

Un periodo che lo vede più sulla cresta dell’onda per i suoi team radio rispetto alle prestazioni in pista: dal ‘geni’ o ‘scemi’ riferito al box Ferrari durante la qualifica del Gran Premio d’Italia nel 2013, all’iconico ‘GP2 Engine’ nel primo drammatico anno in McLaren Honda.

L’ASTURIANO CI CREDE E SOGNA DI DIVENTARE CAMPIONE A 41 ANNI

Una voglia di rivalsa mai domata e il nuovo regolamento 2022 lo convincono a rientrare nel Circus a 39 anni, nel team (pur rebrandizzato) che lo ha portato al suo apice della carriera. Nel suo anno di rientro l’estro è celato da una monoposto non all’altezza, neppure comparabile con quella Renault che lo scorso anno ha permesso ripetutamente a Daniel Ricciardo di salire sul podio.

Il 2022 sarà il vero all-in nella carriera del Matador. Alla veneranda età di 40 anni, se la vettura francese non si dimostrerà all’altezza per giocarsi chance di vittoria lo spagnolo sarà costretto ad abbandonare, definitivamente, quella voglia di riscattare una seconda parte di carriera che lo ha reso un vero leone in gabbia.

Samuele Fassino