Da semplice appassionato a vero pilota di auto da corsa. Il tutto realizzando centinaia di video attraverso i quali ha documentato la propria carriera, sino a costruire una community che solo su YouTube sfiora gli 800mila followers. Alberto Naska, oggi l'influencer di punta nel mondo del motorsport italiano, ha raccontato in diretta su LiveGP.it la propria storia e i propri sogni ed obiettivi per il futuro. The Sky is the limit.

La puntata 386 di 'Circus!', lo storico appuntamento del lunedì sera dedicato ai motori, ha visto un nuovo ospite di prestigio ai microfoni di LiveGP.it. Questa volta è toccato ad Alberto Naska intervenire in diretta per rispondere alle domande della nostra redazione e degli ascoltatori da casa. Una chiacchierata a 360° in cui sono stati toccati alcuni aspetti fondamentali nella crescita del personaggio pubblico, dell'uomo e del pilota, diventato oggi un punto di riferimento per moltissimi giovani (e non) nel settore.

DEBUTTO AL TOP IN EURONASCAR

Naska, reduce dall'esordio nella NASCAR Whelen Euro Series a Valencia (in coppia con Max Lanza, anch'egli intervenuto in puntata), ha commentato così la propria esperienza: "E' stato incredibile gareggiare in questo campionato davanti a tantissimo pubblico. Erano presenti circa 18mila spettatori e credo che questo debba fare riflettere, visto che in Italia le tribune sono spesso semi-deserte. Per non parlare delle previsioni in vista di Brands Hatch, dove sono attesi 50mila fans. Mi sono divertito tantissimo e non vedo l'ora di raccontare nei dettagli la mia esperienza nei prossimi video".

LA POPOLARITA'? MI HA AIUTATO A MIGLIORARMI

Dalle Predator's alla Legend Cars. Dalla BMW Racing Cup all'EuroNascar. Senza dimenticare il Casco d'Oro ricevuto da Autosprint. Ma in quale misura ha inciso la crescente popolarità di Alberto Naska in pista e nella vita di tutti i giorni? "Credo che tutto questo faccia parte del percorso personale di crescita. Ma il fatto di avere un seguito mi ha aiutato molto e per certi versi mi ha trasformato nel senso positivo del termine: ritrovarmi a dover gestire determinate situazioni di stress e avere la capacità di reagire in maniera non impulsiva, è stato uno degli aspetti che ho notato" ha sottolineato.

IL SOGNO DI UN CAMPIONATO MONDIALE

Nel corso dell'intervista, Alberto ha anche rivelato di non avere un pilota di riferimento in particolare, cercando però di ispirarsi agli aspetti positivi dei campioni che segue con maggiore ammirazione. Riguardo agli obiettivi per il proprio futuro, Naska si è mostrato realista ma al tempo stesso ambizioso: "Il sogno di tutti sarebbe la Formula 1, ma so che è praticamente impossibile, a meno di non trovare...cinquanta milioni di euro per correre. Per rimanere più con i piedi per terra, direi che un campionato come la European Le Mans Series, oppure il Mondiale Turismo possano essere degli obiettivi. Del resto, il tempo non mi manca: ho ancora una...ventina d'anni per provarci e continuare a crescere. Come si dice: 'The sky is the limit'. E io voglio continuare a crederci con tutte le mie forze".

Marco Privitera

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