Colpo di scena al termine delle qualifiche del Gran Premio di Abu Dhabi. In seguito ad una indagine avviata su segnalazione del delegato tecnico FIA Jo Bauer, entrambe le Red Bull si sono viste annullare tutti i tempi ottenuti, in seguito all'eccessiva flessibilità riscontrata sull'ala anteriore. Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel, i quali sarebbero dovuto scattare dalla terza fila, partiranno così dal fondo della griglia: una vera beffa finale per i due piloti del team di Milton Keynes, reo di aver infranto lo spirito dell'articolo 3.15 del regolamento tecnico.

Secondo il parere della Federazione, infatti, l'ala anteriore della RB10 sarebbe stata progettata al fine di flettere al raggiungimento di determinate velocità: un'anomalia in realtà più volte venuta a galla in passato, ma sulla quale si era sempre sorvolato. Con questa decisione, invece, la FIA potrebbe aver voluto indirettamente lanciare un chiaro segnale ai team in vista del 2015, "avvertendoli" in merito al fatto che una simile filosofia costruttiva potrebbe essere soggetta d'ora in avanti a sanzioni. Secondo quanto previsto dal regolamento, infatti, ogni parte della vettura capace di influenzare le prestazioni aerodinamiche deve rispettare le regole relative al corpo vettura, essere rigidamente fissata alla parte sospesa dell'auto e rimanere immobile rispetto a essa.

Una sanzione che la Red Bull ha accettato ed in merito alla quale ha dichiarato di non volersi opporre: a questo punto, Ricciardo e Vettel saranno chiamati ad una rimonta dal fondo della griglia, a meno che i tecnici non decidano di apportare ulteriori modifiche violando la regola del parco chiuso e scegliendo di partire dalla pit-lane. A sorridere di tale notizia sono soprattutto Kvyat e Button, i quali così scatteranno dalla quinta e dalla sesta posizione, con le due Ferrari che invece partiranno dalla quarta fila.

Marco Privitera

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