Senna bissa la pole position di Rio scattando davanti a tutti anche in Spagna, davanti alle due Williams ed alle due McLaren. Il tema portante alla vigilia riguarda la gestione di consumi e gomme, fattori che in effetti si riveleranno determinanti sull'esito finale della gara. Il brasiliano conduce la prima parte della corsa davanti a Piquet, sino a quando quest'ultimo è costretto al ritiro al giro 39. Alle sue spalle però sopraggiunge Mansell, il quale rompe gli indugi portandosi in testa, fino ad essere rallentato da un progressivo afflosciamento di un pneumatico. Fermatosi ai box a 10 tornate dal termine, l'inglese con gomme fresche recupera repentinamente terreno, superando Prost e portandosi nuovamente a ridosso di Senna. L'arrivo è forse il più emozionante nella storia della Formula 1: all'ultimo giro l'inglese cerca un varco per passare, ma il brasiliano resiste. Sul rettilineo finale la Williams esce dalla scia della Lotus affiancandola sul traguardo, ma Senna la spunta per soli 14 millesimi! Un arrivo che per molti anni rappresenterà il margine più ridotto mai registratosi tra il primo ed il secondo classificato di un Gran Premio, almeno fino alla "pasticciata" parata Ferrari a Indianapolis nel 2002.

Gran Premio Spagna (Jerez) - 13 Aprile 1986

Distanza: 303.696 Km - 72 giri

Classifica finale:

1 A Senna Lotus-Renault 1h48m47.735s 1
2 N Mansell Williams-Honda + 0.014s 3
3 A Prost McLaren-TAG + 21.552s 4
4 K Rosberg McLaren-TAG + 1 lap 5
5 T Fabi Benetton-BMW + 1 lap 9
6 G Berger Benetton-BMW + 1 lap 7

Giro più veloce: Nigel Mansell (Williams-Renault) 1'27"176

Pole position: Ayrton Senna (Lotus-Renault) 1'21"605

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