Il weekend marocchino del WTCR si cè chiuso con una vittoria per il campione in carica Gabriele Tarquini e il successo al debutto per la Lynk & Co. guidata da Thed Björk. Nella seconda manche, oltre al successo del Cinghios, a salire sul podio sono stati Vernay e Ehrlacher. Nella terza frazione, costellata da ritiri illustri, ad emergere sono stati Björk, seguito da Vervisch e dal debuttante Azcona.

Gara-2. A partire dal palo è Catsburg, che scatta alla perfezione scortato dal suo team-mate Tarquini; nelle retrovie è battaglia aperta fra Ehrlacher, Guerrieri e Azcona per il quarto posto, mentre Monteiro e Vervisch innescano il duello per la decima piazza. Il primo a salutare la compagnia è l’idolo di casa Bennani, autore di un weekend davvero sfortunato; brividi fra gli esperti Huff e Coronel, che vanno al contatto con l’olandese, che sfiora le barriere.

Molte vetture iniziano a soffrire l’innalzamento delle temperature di esercizio: lo stesso Tarquini è costretto a portare la sua Hyundai fuori dalla scia per raffreddarla, perdendo terreno nei confronti del leader Catsburg. Proprio quest’ultimo, nel corso dell’undicesimo passaggio, perde il controllo della sua i30 N per problemi ai freni e va ad impattare contro le barriere. Inevitabile l’ingresso della Safety Car per rimuovere la Hyundai: ad approfittarne è Tarquini, che eredita la leadership dal suo compagno di team.

Al restart il Cinghios prende subito il largo nei confronti di Vernay, che non riesce a reggere il suo ritmo, involandosi verso la bandiera a scacchi; mentre Azcona cerca di pressare Guerrieri nel tentativo di conquistare il quarto posto. Più tranquilla la situazione per il sesto e settimo posto, con Björk e Muller che mantengono le rispettive posizioni fino al traguardo. Gara no per l’Alfa Romeo By Romeo Ferraris con Ceccon diciannovesimo e Ma Qinghua costretto al ritiro.

Gara-3. Vervish non riesce a sfruttare appieno la sua pole position e viene scavalcato dalle due Lynk & Co. Di Muller e Björk. Nelle retrovie Monteiro arriva appaiato in staccata con Guerrieri ed Ehrlacher, quest’ultimo arriva lungo e va a sbattere contro le barriere e, rientrando in pista, si scontra con la Honda del portoghese. Immancabile l’ingresso della vettura di sicurezza per pulire la pista dai detriti.

Alla ripartenza Muller cerca subito di dettare la sua andatura, mentre Vervisch ritorna nei tubi di scarico di Björk, ma per il francese quello marocchino è un weekend stregato: ennesimo ritiro, questa volta dovuto a un’avaria dello sterzo.

Balza al comando Björk, seguito da Vervisch, Azcona e Girolami, che nel frattempo hanno ridotto il gap dai primi.

Ma a chiudere definitivamente i giochi ci pensa Vernay, che sbatte violentemente contro le barriere a causa del cedimento dell’impianto frenante della sua Audi.

Un’altra gara solida di Tarquini gli permette di salire fino al quinto posto; sfortunato ancora una volta Farfus, costretto al ritiro per la rottura del cambio. Guadagna i primi punti Ma Qinghua, che porta l’Alfa Romeo al nono posto.

A comandare in campionato è Thed Björk con la sua Lynk & Co. che si è mostrata subito competitiva fin dal debutto; segue Guerrieri, autore di un bel successo in Gara 1 e poi sempre a punti, terzo il campione in carica Tarquini.

Prossimo appuntamento a fine aprile sul circuito dell’Hungaroring.

Michele Montesano