Il WTCR ha visto due gare davvero interessanti e combattute nel weekend magiaro: sul’Hungaroring, reso viscido dalla pioggia, a trionfare sono stati Nestor Girolami e Gabriele Tarquini. Se nella prima frazione ad imporsi è stato l’argentino della Honda seguito da Vernay e Haglöf, nell’ultima gara c’è stata una sonora doppietta in casa Hyundai BRC con Tarquini e Michelisz seguiti dalla Lynk & Co. di Ehrlacher.

Gara-2. Partenza su pista bagnata con Vernay che non riesce a capitalizzare la pole e viene sfilato da Haglöf, i due battagliano per il primo giro ma uno spettacolare Girolami, partito dalla sesta posizione, li beffa entrambi guadagnando la leadership senza più mollarla.

Nelle retrovie succede di tutto: con Bennani e Björk che ne pagano subito le conseguenze fermandosi anzitempo ai box; anche il campione in carica Tarquini è arrivato ai ferri corti con Ehrlacher causando il ritiro del francese.

Approfittando delle varie situazioni di caos venutesi a creare, Farfus è riuscito a risalire in classifica battagliando per il quinto posto con Muller ma, fra i due litiganti, ad approfittarne è stato Guerrieri. Il brasiliano, dopo aver perso posizioni, si è trovato a fare sportellate contro Huff e, anche in questo caso, per il pilota di Curitiba non c’è stato nulla da fare, si è dovuto accontentare del nono posto.

Ottima la performance di Ma: il pilota di casa Romeo Ferraris è riuscito ad approfittare dei vari incidenti fino a risalire in undicesima posizione. Finale amaro per Michelisz e Tarquini, quest’ultimo costretto al ritiro per una gomma stallonata.

Gara-3. Al pronti via Michelisz si fa cogliere impreparato e viene superato da Guerrieri, ottimo lo Start di Tarquini che dopo le prime curve si ritrova in seconda posizione nei tubi di scarico della Honda dell’argentino. Nelle retrovie un contatto fratricida mette fine alla gara dei portacolori Lynk & Co. Priaulx e Muller, con il francese sanzionato dai commissari di gara con un Drive Through per aver speronato il suo compagno.

Un calo di potenza, al terzo giro, costringe Guerrieri ad alzare il piede. Ne approfittano immediatamente il Cinghios e Michelisz che balzano al comando. La pioggia continua a cadere ad intermittenza e il leader di campionato Girolami decide di non correre rischi accodandosi a Björk in sesta posizione; tutt’altra storia con Azcona che tallona a stretto giro Ehrlacher per strappargli il quarto posto.

Ma nell’undicesimo passaggio accade l’inspiegabile: Guerrieri arriva dritto nell’ultima curva, forse per un problema allo sterzo, buttando via un podio sicuro e causando l’ingresso della vettura di sicurezza. Neanche il tempo di ripartire, quando mancano tre giri al termine, che Ceccon si ripete stampando la sua Giulietta contro il rail.

Nuovo ingresso di Safety Car che resta fino alla bandiera a scacchi sancendo così la doppietta Hyundai.

Classifica di campionato stravolta con i due argentini del Münnich Motorpsort a comandare i giochi: Nestor Girolami in prima posizione seguito a dieci lunghezze dal suo team-mate Guerrieri.

CLASSIFICA MONDIALE

Michele Montesano