Il ritorno alle corse di “Piedone” Giovanardi è avvenuto al termine della passata stagione quando ha preso parte alla gara della TCR Italy a bordo della Seat Leon del team BF Racing sul tracciato di Vallelunga, seguito da un breve assaggio-confronto fra la sua storica Alfa Romeo 155 Superturismo e l’Audi RS3 LMS, per arrivare a poche settimane fa quando, sul circuito di Monza, ha saggiato l’Alfa Romeo Giulietta restandone molto impressionato. Queste le parole di Giovanardi al riguardo: “Ritornare ad un programma completo nel mondiale, dopo alcuni anni lontano dalle piste, mi entusiasma molto: la mia passione e la voglia di vincere sono ancora intatte! Spero di proseguire il percorso, iniziato a Monza, con tante soddisfazioni per me e per tutti gli uomini che hanno lavorato al progetto Alfa Romeo Giulietta".

Gli fa eco l’Operations manager Michela Cerruti: “Avere Fabrizio al nostro fianco è un tassello fondamentale per la nostra crescita considerato il salto che compiremo, andando ad affrontare il WTCR, sia per la nostra struttura che per il Team Mulsanne. Sfidare marchi di grande valore e squadre molto agguerrite è stimolante, nel nostro piccolo abbiamo fatto dei passi avanti con la Giulietta TCR by Romeo Ferraris ed i riscontri avuti con Fabrizio sono incoraggianti, ma sappiamo di dover lavorare al 100% per essere competitivi in un campionato così difficile come il WTCR".

Giovanardi manca dalle scene del turismo mondiale dal 2006 quando ha corso con la Honda della JAS Motorsport e, addirittura, l’ultima volta che ha guidato un’Alfa Romeo è stato il 2005 ovvero il primo anno del WTCC!Ricordiamo che il pilota di Sassuolo ha legato gran parte della sua carriera agonistica al marchio del Biscione conquistando, fra gli altri, il titolo di Campione Europeo Superturismo nel 2000-2001, ed il titolo dell’ETCC nel 2002.

Il WTCR 2018 si preannuncia come un campionato ricco di nomi di spicco e di grandi specialisti della categoria: al già citato Giovanardi si affiancheranno Gabriele Tarquini, Yvan Muller, Ron Huff e Thed Björk; per ora stride l’assenza del re della categoria ossia Stefano Comini.

Michele Montesano