Nella prima delle due giornate dell’ultimo test del 2019 in vista del 2020, Jonathan Rea fa ancora la voce grossa e chiude al comando con un super tempo davanti alle Yamaha di Razgatlioglu e Van Der Mark. Ducati di poco in ritardo, ma è ancora presto per tirare le somme di questi primi test in ottica 2020.

Dopo il primo test di Aragon dello scorso 13-14 novembre, le squadre del Mondiale Superbike si sono ritrovate sul tracciato di Jerez per l’ultima due giorni di prove in vista della stagione 2020. Grande assente Honda, che sta provando ad Aragon a porte chiuse con Haslam e Bautista per prepararsi al primo confronto di gennaio con tutti gli altri. Assenti giustificati il team Motocorsa, che si è appena formato mettendo sotto contratto Mercado, l’infortunato Leon Camier, sostituito da Michele Pirro sulla V4R del team Barni, e Rinaldi con il team GO Eleven.

Resoconto

Ciò che non è stato possibile ad Aragon per via del brutto tempo, è successo ieri a Jerez. Parliamo naturalmente dei giri premio di Ana Carrasco (campionessa Supersport 300 del 2018) sulla Kawasaki ZX-10RR di Jonathan Rea. La Carrasco è stata “trainata” in pista dallo stesso Johnny, che l’ha seguita nell’arco dei suoi giri sulla verdona campione del mondo. Al termine del test, Ana ha poi proseguito il lavoro sulla sua moto abituale, la Kawasaki 400 con la quale affronterà il Mondiale 2020.

Finito questo passo storico per il Motorsport femminile, i big sono tornati in pista per confrontarsi di nuovo a due settimane di distanza dal test di Aragon, che pochi spunti ha dato per via delle condizioni climatiche non certo favorevoli, soprattutto nel day 1.

La musica non è certo cambiata da Aragon a Jerez con un Jonathan Rea in formissima e velocissimo in sella alla sua ZX-10RR 2020. A minare le sicurezze del cinque volte campione del mondo è il nuovo binomio Yamaha composto da Toprak Razgatlioglu e Michael Van Der Mark, assistito dal preziosissimo Niccolò Canepa. Razga si è fermato a soli 19 millesimi dal suo ex capo squadra in Kawasaki, mentre Magic Mickey paga 3 decimi alla Kawasaki numero 1.

E’ proprio Magic Mickey lo stakanovista del day 1 di Jerez, con quasi 100 giri completati (98, per la precisione) con il personal best di 1’39”541 ottenuto al 75° dei suoi 98 giri. Un gran passo in avanti per la casa di Iwata nella competitività della nuova R1M 2020.

P4 ad oltre mezzo secondo da Jonathan Rea per la new entry in Kawasaki Alex Lowes. Il numero 22 sta trovando sempre più confidenza con la sua ZX-10RR e la sua squadra di meccanici capitanata da Marcel Duinker (ex capo tecnico di Sykes prima e di Haslam lo scorso anno). Per Alex un totale di ben 88 giri completati.

Buonissime indicazioni arrivano anche da Loris Baz, al secondo test invernale con la Yamaha del team Ten Kate. P5 per il francese e 98 giri percorsi (così come il suo compagno di marca Van Der Mark) con un personal best di 1’40”128. Dopo Baz troviamo Scott Redding, calatosi sempre più nella parte di pilota Superbike dopo l’ottima annata nel BSB culminata con il titolo.

Dopo Redding i distacchi aumentano. Sykes, 7°, è a 1”2 da Rea, Davies subito dietro al suo connazionale con Canepa, tester Yamaha, in P9 davanti alla BMW di Laverty che con il suo 1’40”971 si ferma a 1”7 da Jonathan Rea.

1’40”995 e 41 giri completati per Michele Pirro, che sostituisce l’infortunato Camier per questi test. Lavoro extra per Michele dopo aver disputato sempre a Jerez gli ultimi test della MotoGP prima della pausa estiva. Seguono Gerloff, Fores, Caricasulo e Lorenzo Savadori con l’unica Kawasaki del team Pedercini presente in pista data l’assenza di Torres.

Oggi si replica per la seconda ed ultima giornata di test del 2019 con occhio sul 2020, prima di chiudere le saracinesche dei box e rimandare ogni discorso ai test, sempre a Jerez, di fine gennaio.

Marco Pezzoni