La notizia era nell'aria già da tempo, ed ora è giunta l'ufficialità: il Rally d'Australia 2019, ultimo appuntamento della stagione iridata, è stato annullato a causa degli incendi che stanno ancora coinvolgendo la zona di Coffs Harbour. La stagione 2019 si chiude quindi in anticipo, con il team Hyundai laureato matematicamente campione nel campionato Costruttori.

Una scelta indiscutibile quella degli organizzatori, che hanno preferito tutelare la sicurezza del territorio e della popolazione, soprattutto dopo la notizia per cui lo stato di alcune regioni del Nuovo Galles del Sud è stato dichiarato addirittura "catastrofico". I promoter hanno provato ad imbastire una gara ridotta del 70%, con una chiusura di campionato che non sarebbe stata sicuramente all'altezza delle aspettative.

La ragionevolezza, alla fine, ha prevalso su tutto, anche sulla lotta per il campionato Costruttori, ancora aperta prima del round australiano. In questo modo il team Hyundai Motorsport si è laureato campione del mondo in modo matematico, conquistando il primo agognato titolo dalla sua entrata nella massima serie rallystica nel 2014. Una beffa invece per Toyota, arrivata in Australia ancora potenzialmente in lizza per difendere l'iride Costruttori dell'anno passato. La compagine di Makinen ha comunque da festeggiare il primo titolo piloti dopo l'era Loeb-Ogier che, fosse stato anch'esso assegnato in seguito all'annullamento dell'ultimo rally, non avrebbe avuto sicuramente lo stesso sapore.

Il campionato del mondo WRC 2019 è quindi ufficialmente terminato, ma tutta la carovana del mondiale rally ha comunque avuto modo di finire sulle prime pagine per motivi extra-sportivi. A causa del momento difficile della popolazione del territorio, tutte le scorte alimentari pronte per il weekend di gara saranno destinate alla popolazione locale, mentre alcuni dei piloti ufficiali si sono resi disponibili ad incontrare i fan in questi giorni. Un modo per provare quantomeno a regalare un sorriso in un momento davvero complicato.

Alessio Sambruna