Flat Track Scrambler Race. I protagonisti della gara sulle Scrambler Full Throttle 800, allestite appositamente per questa gara, sono il vincitore di due anni fa Andrea Dovizioso, Troy Bayliss, Danilo Petrucci, Jack Miller, Xavier Simeon, Tito Rabat, Michael Ruben Rinaldi e lo youtuber Andrea Pirillo. Dopo il primo quarto d'ora di prove libere sono scattate le gare, con Danilo Petrucci che ha la meglio di Andrea Pirillo; tocca poi a Troy Bayliss e Xavier Simeon, col pilota belga che ha la meglio della leggenda australiana. Dall'altra parte del tabellone Tito Rabat elimina l'altro australiano Jack Miller, mentre Andrea Dovizioso supera Michael Ruben Rinaldi. Nelle semifinali Xavier Simeon ha la meglio di Danilo Petrucci di soli otto centesimi! Nella seconda semifinale è invece Andrea Dovizioso a superare un incredibile Tito Rabat, capace di registrare il miglior passaggio della giornata sul chilometro di offroad preparato nell'arena flat track del Misano World Circuit. Danilo Petrucci si aggiudica la finalina per il terzo posto superando Tito Rabat; nella finalissima invece sono Andrea Dovizioso e il belga Xavier Simeon a dar spettacolo, con il Dovi da subito davanti grazie a un giro record, vantaggio che aumenta al secondo giro e che amministra vincendo la Flat Track Scrambler Race per la seconda edizione consecutiva.

Race of Champions. Se il venerdì è stato il giorno della gara di traversi con le Scrambler, il sabato ha visto i piloti Ducati sfidarsi a bordo della nuovissima Panigale V4S sul circuito intitolato a Marco Simoncelli. In pista a sfidarsi, a parte Chaz Davies, infortunatosi pochi giorni fa per una caduta in mountain bike, ci sono praticamente tutti i piloti Ducati che vediamo regolarmente in MotoGP e nel WorldSBK, con anche il leggendario Troy Bayliss a sfidare Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo, Michele Pirro, Marco Melandri, Danilo Petrucci, Jack Miller, Xavier Simeon, Tito Rabat, Karel Abraham e Xavi Fores. Nel corso delle prove libere simpatico siparietto tra Alessandro Valia (tester e sviluppatore della Panigale V4S, oltre che di tutte le ultime supersportive di Borgo Panigale) e Troy Bayliss, con l'australiano che, rientrato ai box, ha chiesto ad Alessandro Valia di spegnere completamente il controllo di trazione e l'antiwheeling dicendo di preferire la moto più in mano, dimostrando che anche a 49 anni la voglia di divertirsi non è diminuita. Nel turno di prove ufficiali ad aggiudicarsi la pole è stato il collaudatore Ducati Michele Pirro, in seconda posizione Tito Rabat, che utilizza la V4S per allenarsi girando spesso a Valencia, e che quindi, come Michele, la conosce molto bene. In terza posizione lo spagnolo del team Barni WorldSBK Xavi Fores, ad aprire la seconda fila è invece Marco Melandri, davanti al compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi e Andrea Dovizioso; terza fila per i due australiani Jack Miller e Troy Bayliss, con Danilo Petrucci tra di loro, mentre l'ultima fila è aperta da Xavier Simeon e con un Jorge Lorenzo che ha dichiarato subito di non volersi prendere rischi. Karel Abraham chiude la griglia. Nonostante il fine della gara sia solo l'esibizione, l'unico a cui la parola esibizione è entrata in testa è Jorge Lorenzo, mentre tutti gli altri hanno preso questa Race of Champions molto seriamente. A vincere una gara accorciata da una bandiera rossa causata dalla pioggia, è Michele Pirro, che prende il largo fin dalla prima curva spingendo fino a scendere ad un incredibile 1'38"0, tempo incredibile considenrando che le moto che hanno utizzato sono moto completamente originali e che Ivan Goi nel National Trophy a Misano in qualifica ha girato in 1'38"234! Secondo posto per uno scatenato Tito Rabat che, partito male, da vita a una rimonta incredibile superando nell'ordine prima il compagno di squadra Xavier Simeon, per poi passare con una staccata incredibile alla Misano due Michael Ruben Rinaldi. E' poi il turno di Jack Miller, attaccato con successo al Carro nel giro seguente mentre con un incrocio di linee impressionante si mette dietro Marco Melandri alla Variante del parco, col forlivese che risponde subito, ma alla staccata della Quercia non può nulla contro la velocità dello spagnolo campione del mondo Moto2. Mentre Pirro fa il vuoto, Rabat e Fores danno vita a un bel duello, con il pilota Ducati Avintia che con un attacco alla curva del Tramonto si porta in seconda posizione, iniziando a recuperare terreno su uno scatenato Michele Pirro. Battaglia per il quarto posto tra Miller e Melandri, con l'australiano che ha la meglio sul pilota del team Aruba SBK. Dietro Marco il suo compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi che si tiene alle spalle Andrea Dovizioso. A seguire Xavier Simeon, Danilo Petrucci, Jorge Lorenzo, Karel Abraham e Troy Bayliss, che chiude ultimo per colpa di un lungo alle Rio, ma capace di girare in un incredibile 1'38"6, niente male per un "giovanotto" di 49 anni!

Mathias Cantarini