E' stato un appuntamento decisamente intenso per KTM quello andato in scena sul tracciato casalingo di Spielberg. Al di là dei risultati ottenuti in pista, con il dodicesimo posto colto da Zarco e l'uscita di scena di Pol Espargarò, la casa austriaca ha vissuto soprattutto un post-gara per certi versi "turbolento", con annunci importanti relativi al proprio futuro in MotoGP.

La giornata odierna si è infatti aperta con l'ufficialità della separazione tra il team di Mattighofen e lo stesso Johann Zarco, con le parti che metteranno fine alla propria collaborazione con un anno di anticipo rispetto a quanto previsto. Un matrimonio in realtà mai decollato, con l'ex-campione di Moto2 che ha tentato invano di plasmare la RC16 al proprio stile di guida, senza mai riuscire a trovare il bandolo della matassa.

Il francese aveva infatti chiesto nei giorni scorsi la rescissione del contratto alla casa austriaca, con il CEO Stefan Pierer che non aveva usato troppi giri di parole per definire il quadro della situazione: "Abbiamo fatto di tutto quest'anno nel tentativo di aiutare Johann - aveva dichiarato a Speedweek - ma abbiamo soltanto incassato critiche e giudizi negativi da parte sua. E' arrivato persino a dire che il lavoro di Pedrosa non era servito a nulla, ma in realtà anche un rookie come Oliveira è riuscito ad andare più forte di lui".

Proprio stamattina è arrivata la conferma ufficiale della separazione, con il francese che ha così commentato sui Social: "E' stata una decisione difficile da prendere, ma entrambi abbiamo pensato che fosse l'unica via percorribile. Faccio il lavoro più bello del mondo, ed intendo farlo con il sorriso, lottando per il podio. Continuerò a dare il massimo fino alla fine della stagione per cercare di migliorarmi ancora!"

In attesa delle inevitabili ripercussioni di questa scelta sul mercato piloti (con Miller e anche Pedrosa tra i possibili candidati), KTM nelle scorse ore ha ribadito la propria volontà di proseguire il proprio impegno in MotoGP almeno sino alla stagione 2026, scegliendo di rinunciare alla Moto2 per perseguire tale scopo.

"Abbiamo deciso di rinnovare la nostra permanenza in MotoGP - ha sottolineato sempre Pierer - nell'ambito di una scelta strategica più ampia che mira al raggiungimento dei vertici in questa categoria. Avremo sette anni di lavoro per centrare questo obiettivo e per farlo dedicheremo ad esso le nostre energie, dovendo rinunciare alla Moto2. Al contempo, intendiamo fornire un nuovo impulso alla Moto3, dove siamo uno dei marchi leader: qui riporteremo in auge il marchio Husqvarna, realizzando una nuova moto ed un nuovo progetto".

Marco Privitera