Lunedì e martedì i tester delle case ufficiali ed alcuni piloti delle classi minori hanno avuto il compito di inaugurare le attività sul nuovissimo KymiRing. Il circuito finlandese dalla prossima estate ospiterà GP di Finlandia, che torna nel calendario del motomondiale dopo 38 anni. Il GP finlandese è un GP storico, che dal 1964 al 1982 si è corso sul velocissimo circuito cittadino di Imatra. Il KymiRing eredita una storia gloriosa, riuscirà a rimpiazzare Imatra nel cuore degli appassionati scandinavi? Ecco cosa ne pensano i piloti dopo i primi due giorni di test.

La storia. 15 agosto 1982, Imatra. Giorno mese anno e luogo dell’ultima volta del motomondiale in Finlandia. Il motomondiale in Finlandia era arrivato vent’anni prima, ma le prime due edizioni vennero corse a Tampere. Dal 1964 invece si trasferì sullo storico circuito di Imatra; se si è appassionati di motociclismo non si può non conoscere questa pista. Un velocissimo anello di 6.030 metri (accorciato a 4.950 dal 1978) dove i piloti sfrecciavano lungo i rettilinei in riva al fiume Vuoksi. Chi di voi non ha mai visto la foto di Kenny Roberts o Barry Sheene in impennata mentre attraversano le rotaie?

Ecco sono foto di Imatra, vent’anni di storie epiche come le diciassette vittorie di Giacomo Agostini tra 350cc e 500cc (record di vittorie a Imatra, ndr) e di tragedie, perchè all’epoca cadere costava caro. Fu proprio la morte del campione del mondo di sidecar Jock Taylor durante l’edizione del 1982 a porre fine al motomondiale in Finlandia. Almeno fino ad ora...

Il KymiRing. I lavori di costruzione sono cominciati nel giugno del 2016 a Litti, una piccola cittadina a circa 110 km da Helsinki. In circa tre anni sono stati ultimati i lavori di costruzione della pista e delle infrastrutture necessarie ad ospitare la MotoGP. La pista ha una lunghezza di 4,6 chilometri ed è composta da 18 curve, si gira in senso orario. Il KymiRing è caratterizzato da una prima parte molto veloce che comprende le prime cinque curve ed i due lunghi rettilinei poi da metà pista in poi diventa molto tortuosa tanto da racchiudere le restante tredici curve in poco più di due chilometri di pista. Proprio questa aspetto ha lasciato perplessi alcuni dei piloti che hanno preso parte a questa due giorni di test.

Le opinioni dei piloti. Le opinioni dei piloti sono state più o meno analoghe. Tutti i piloti ritengono che la prima parte della pista fino alla curva 5 sia molto veloce e divertente poi diventa troppo lenta. A Bradley Smith, che con la Aprila è stato il più veloce nella giornata di martedì girando in 1’47”540, piacciono molto il primo ed il terzo settore. Mentre ritiene il secondo ed il quarto molto settore troppo lenti e con poche possibilità di sorpasso. Per la MotoGP c’è poco spazio ma piacerà molto ai piloti della Moto3 e della Moto2. Secondo nella classifica dei tempi troviamo Stefan Bradl, che incassa 324 decimi da Smith. Anche a Bradl la pista è piaciuta, le prime impressioni sono buone anche se non hanno potuto spingere al massimo per le condizioni della pista. Sicuramente è una pista complessa con alcuni tratti lenti e molti cambi di direzione.

Molto più scettico Michele Pirro, il tester della Ducati non usa mezzi termini: “Nel 2019 si poteva fare di meglio”. Parole che sembrano macigni sul giovane circuito finlandese. L’italiano è quello che ha dato un feedback più completo, dicendo che dalla curva cinque in poi si utilizzano solo prima e seconda. Una pista divisa a metà dove alla prima parte veloce con un rettilineo da 350 km/h segue un tratto molto lento dove si trascorre quasi un chilometro usando solo la prima marcia. Anche per Mika Kallio, tester KTM e pilota di casa alcune parti della pista sono troppo lente. Stesso parere per Sylvain Guintoli, a cui piace particolarmente la prima parte del circuito. Manca un anno a quando il motomondiale tornerà ufficialmente a correre in Finlandia, solo allora avremo le idee più chiare sul tipo di gare che potremo aspettarci.

Mathias Cantarini