Sarà una giornata quasi impossibile da dimenticare quella appena vissuta per Fabio Quartararo in quel di Jerez de la Frontera. Dopo la pole position conquistata sul tracciato andaluso, il giovane rookie francese sarà il pilota più giovane della storia della MotoGP a partire dalla prima casella in griglia di partenza.

Le qualifiche in terra spagnola hanno regalato agli appassionati un risultato del tutto inatteso. Nemmeno il più ottimista degli ingegneri del neonato team Yamaha Petronas si sarebbe aspettato questo uno-due micidiale da parte dei propri piloti: pole position ottenuta con un debuttante in classe regina e con un pacchetto moto-team con appena quattro gare d'esperienza ai massimi livelli del Motomondiale. Senza contare che la M1 guidata da Morbidelli e Quaratararo è quella - a grandi linee - che tanto male ha fatto nel 2018 con Rossi e Vinales.

QUARTARARO COME MARQUEZ?

Il protagonista di giornata è senz'ombra di dubbio Fabio Quartararo: classe '99, è sempre stato un pilota abbastanza precoce, fin dagli esordi nel Motomondiale. Come dimenticare il suo esordio in Qatar (2015), a soli 15 anni e 340 giorni, dove ottenne subito una settima posizione? Alla seconda gara ad Austin era già sul podio (2°). Da li in poi, però, il francese non aveva dimostarato - se non a sprazzi - tutto il potenziale espresso nelle primissime fasi della sua carriera.

Prima del passaggio in MotoGP, che a molti aveva fatto storcere il naso, registriamo due stagioni abbastanza altalenanti in Moto2: la prima chiusa in tredicesima posizone e la seconda con un decimo posto, ma con alcuni lampi di genio degni del Quartararo ragazzino. In molti, addetti ai lavori compresi, non erano d'accordo sul salto di categoria cosi prematuro da parte del giovane francese.

L'inizio di stagione di Fabio però dice altro: in Yamaha avevano visto lungo...

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Andrea Pinna