Una debacle del genere risulta inaspettata, se consideriamo che la tappa della MotoGP di San Marino è la gara di “casa” per Ducati. Petrucci e Miller grigi, con “Jackass” di nuovo davanti all’ufficiale, Andrea Dovizioso è costretto ad accontentarsi della sesta piazza. Pesano soprattutto i distacchi dalla vetta: ben 13 secondi per il Dovi.

COSI' NON SI VINCE NULLA

La gara della MotoGP di San Marino è per Ducati una gara di casa senza ombra di dubbio, a tratti anche di più che il Mugello. Ebbene, proprio davanti ad un pubblico composto in maggior parte da tifosi o di Valentino Rossi o della Ducati stessa, la casa di Borgo Panigale ha assistito ad una debacle incredibile di tutto il suo pacchetto piloti: Andrea Dovizioso, in lotta per il titolo, è arrivato solo sesto a più di 13 (tredici!) secondi dal vincitore Marc Marquez. Lo stesso Marquez che oramai vola verso il titolo.

PIRRO E PECCO A TERRA, PETRUCCI DIETRO MILLER

Sembra strano anche il risultato di Michele Pirro, che la pista la conosce perfettamente sia grazie ad i test che la Ducati effettua proprio al Santa Monica, sia per il fatto che ha corso a Misano Adriatico sia con la Superbike mondiale che con il Campionato Italiano Velocità. Michele non è un pilota che cade spesso, eppure non è riuscito a completare la gara. Discorso identico per Pecco, che però sta ancora apprendendo la classe e la moto e si è trovato in un brutto momento. Peggio di loro a modo suo fa Danilo Petrucci, che termina nuovamente dietro all’alfiere di Ducati Pramac Jack Miller: staccato di 5 secondi da “Jackass”, per il Petrux sono più di trenta i secondi di distacco da Marquez.

BISOGNA CAMBIARE, SUBITO

Queste non sono le prestazioni a cui ci ha abituato la Ducati, soprattutto dopo le annate in cui il “Dovi” era in lizza per il titolo e faceva a carenate proprio con Marc. Anche la Tailandia non sarà un terreno amico, nonostante i lunghi rettilinei, e sembra che il problema di Ducati sia sempre lo scarso grip. Ma è evidente che qualcosa nel reparto corse e nel parco piloti va cambiato alla svelta, la Yamaha è solo a sei punti nella classifica costruttori ed è considerata la marca più in difficoltà della griglia. Qualcosa non quadra.

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Alex Dibisceglia