Lewis Hamilton: voto 10. Con quest’ultimo successo Lewis si aggiudica la metà dei Gp fino a questo punto disputati. In qualifica strappa di soli 7 millesimi la pole position al compagno di squadra, la domenica parte da solo dalla prima fila grazie ai problemi sulla monoposto di Rosberg ed è imprendibile. Con l’ingresso della safety car poi sembra aver perso la testa della corsa, ma riesce ugualmente ad imporsi conquistando la seconda vittoria consecutiva: ora è il leader del mondiale.

Sebastian Vettel: voto 9. Il suo miglior weekend arriva a Singapore. Non vince ma arriva secondo dietro l’inafferrabile Hamilton. Per qualche momento dopo l’ingresso della safety car spera anche nel successo, ma subito deve arrendersi ed accontentarsi del secondo posto, davanti al suo compagno di squadra.

Jean-Eric Vergne: voto 9. Uno dei migliori della serata. Il francese nonostante la non esaltante qualifica in gara è un cannibale e chiude al sesto posto. Il suo sedile in Toro Rosso è saltato, ma con questa prestazione sicuramente punterà a farsi notare da qualche altro team.

Sergio Perez: voto 9. Una gara stupenda per il messicano: fin dall’inizio lotta in una buona zona della classifica ma riesce a dare il meglio di sé dopo che la sua ala anteriore cede a causa di un contatto con Sutil, quando recupera alla grande fino alla settima posizione.

Daniel Ricciardo: voto 8. L’australiano ritorna sul podio a quasi un mese dal successo a Spa Francorchamps: anche se questa volta sul gradino più basso, per una volta pure dietro al suo compagno di squadra, "mister sorriso" è comunque autore di una bella prestazione.

Fernando Alonso: voto 8. Lo spagnolo torna a mettersi in mostra a Singapore con un buon quarto posto in un weekend in cui la Ferrari è apparsa anche più competitiva del solito. Lotta con le Red Bull per il podio ma non riesce a rendersi aggressivo nei confronti di Ricciardo e si accontenta della medaglia di legno.

Felipe Massa: voto 7. Ancora un buon weekend per il brasiliano. La Williams non sembra essere brillantissima sul circuito cittadino di Singapore, ma Felipe riesce ad ottenere un quinto posto importante soprattutto per il team, in lotta per il terzo posto nel mondiale costruttori proprio con la Ferrari.

Kimi Raikkonen: voto 6. Questa volta il finlandese torna parecchio dietro il compagno di squadra, ma la colpa non è principalmente sua: in qualifica ha dei problemi al software durante il giro veloce, in gara accusa problemi ai freni e anche la strategia non lo aiuta a portarsi davanti alle Williams.

Nico Hulkenberg: voto 6. Il tedesco ritorna a punti ma non sembra essere più quello di una volta. Il suo compagno di squadra sembra più competitivo ma per il momento Hulk gli è ancora davanti in classifica.

Kevin Magnussen: voto 6. Anche a Singapore, come a Monza, il danese conquista un punticino salvando in qualche modo l’ennesimo weekend disastroso della McLaren, reso tale anche dal ritiro di Button.

Pastor Maldonado: voto 6. Quando la vettura non è competitiva il venezuelano non combina pasticci e si porta anche per un po’ in zona punti, ma deve poi arrendersi ed accontentarsi del dodicesimo posto, comunque davanti al compagno di scuderia. Facendo finta per stavolta di ignorare il crash nelle libere del venerdì...

Marcus Ericsson: voto 6. Questa volta non rimane nell’anonimato e si mette dietro le Marussia, tenendo alti gli onori della squadra dopo il ritiro di Kobayashi.

Jenson Button: voto 6. Sfumano dei punti per l’inglese a Singapore. Dopo essere partito undicesimo si porta nella top ten ma è costretto poi a parcheggiare la vettura ad otto giri dal termine.

Nico Rosberg: voto 6. In qualifica è più lento di Hamilton di soli 7 millesimi, ma alla partenza la sua Mercedes lo pianta ed è costretto a partire dalla pit lane. Tenta una disperata e difficile rimonta fin quando al primo pit stop è costretto al ritiro dopo aver sostituito il volante e resettato il sistema. Ora non è più il leader del mondiale, anche se per soli tre punti. Tutto è ancora in gioco.

Valtteri Bottas: voto 5. Per tutto il tempo lotta tranquillamente per la zona punti, ma nel finale di gara entra in crisi con le gomme e perde diverse posizioni, finendo undicesimo.

Daniil Kvyat: voto 5. Il sabato entra in Q3, parte decimo ma in gara non riesce a concludere nulla di buono e paga un distacco abissale dal compagno di squadra. Va anche in crisi dal punto di vista fisico nella gara più dura dell'anno.

Romain Grosjean: voto 5. E’ completamente nell’anonimato. Non riesce nemmeno più a mettersi dietro il compagno di squadra. Il che è tutto dire.

Jules Bianchi: voto 5. Anche a Singapore finisce dietro la Caterham, ma la fine del Mondiale si avvicina e la Marussia rimane sempre nona nella Classifica Costruttori grazie al francese.

Adrian Sutil: voto 5. Va sempre alla caccia dei primi punti stagionali, ma essi puntualmente sfumano. Questa volta non riesce a concludere la gara, confermando la profonda crisi della Sauber. Se non altro si distrae col pianoforte...

Esteban Gutierrez: voto 5. Riesce a concludere solo 18 tornate prima che la sua Sauber accusi un guasto elettrico che lo costringe al ritiro facendolo innervosire non poco.

Kamui Kobayashi: voto 5. Dopo il buon risultato a Monza, il giapponese non può nemmeno tentare di replicarsi a causa di un problema ai freni accusato prima della partenza.

Max Chilton: voto 4. Questa volta l’ultima posizione tocca a lui, ed in più è l’unico ad essere doppiato. Serve aggiungere altro?

Carlo Luciani

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