La seconda parte di stagione del figlio d’arte nella Formula 3 Europea è balzata agli occhi, visto che il giovane pilota tedesco ha infilato un filotto di ben cinque vittorie consecutive tra il weekend del Nurburgring e quello del Red Bull Ring, che solo nell’ultima gara si è interrotto, riuscendo a conquistare comunque la seconda posizione. Numeri clamorosi che lo avvicinano a quanto fatto da Max Verstappen nel 2014, capace di vincere sei gare consecutive, pur non riuscendo a vincere il campionato.

Queste le parole di Ticktum: “Non ideale penso sia il giusto modo di descrivere questo week end. Non voglio puntare il dito contro nessuno, ma qui in Austria non abbiamo avuto il giusto ritmo. Abbiamo cercato di migliorare la macchina nell’ultima gara e infatti siamo risaliti dalla settima alla quarta posizione, ma è stato comunque impossibile raggiungere i primi due piloti del Team Prema. È anche interessante notare che i compagni di Schumacher e Shvartzman, seppur buoni piloti e con la stessa macchina, non siano stati in grado di replicare il loro ritmo. Non voglio insinuare che sulla macchina di Schumacher ci sia qualcosa di illegale, potrebbero aver usato una speciale mappatura o qualcosa del genere" – ha scritto sul proprio account di instagram in un post che è stato successivamente cancellato.

Il giovane di scuola Red Bull ha poi continuato: "Voglio ringraziare la squadra per tutto il lavoro svolto in queste settimane. Non sarà finita finché non sventolerà l’ultima bandiera a scacchi ad Hockenheim, io cercherò di arrivare all’ultimo round nella miglior forma possibile. Purtroppo però sto combattendo una battaglia persa in partenza perché il mio cognome non è Schumacher. Non ho nulla contro Mick, ho una grande stima per lui e per la sua crescita, ma è sicuramente strano questo exploit.”

Dichiarazioni che paiono come una caduta di stile del pilota britannico, forse innervosito dalla rimonta nei suoi confronti del giovanissimo Schumacher, che lo ha quasi escluso dalla lotta al campionato ad un solo round dal termine, quando solo poche settimane fa sembrava avere il titolo agevolmente tra le sue mani. Bisogna infatti rimarcare che molti dei punti persi durante la stagioni siano stati frutto di suoi errori, nei quali né Prema né tantomeno Schumacher possono esser ritenuti responsabili.

Detto questo è altrettanto vero che è stata davvero impressionante la crescita sia di Schumacher quanto del suo compagno di team Shvartzman, che negli ultimi due weekend sono stati capaci di monopolizzare le prime due posizioni in cinque delle sei gare totali (tra l’altro nell’unica gara dove non sono riusciti nell’1-2 hanno comunque concluso al primo ed al terzo posto). Risultati che se a Schumacher hanno permesso di conquistare la leadership di campionato, a Shvartzman hanno offerto la leadership nella classifica dei rookies, nonché il quinto posto assoluto.

Samuele Fassino