The show must go on è il titolo di una famosissima canzone dei Queen, ma è anche la realtà che il motorsport deve affrontare dopo la tragedia di Anthoine Hubert a Spa. Ed è proprio l'attualità uno dei temi principali che ci troviamo ad affrontare con Nicholas Latifi, pilota della Dams, che anche in Belgio è chiamato ad una grande prestazione per recuperare i punti che lo separano dal leader del Mondiale Nyck De Vries.

Nella quiete del paddock di Formula 2, e con un silenzio che pare surreale, incontriamo il 24enne pilota di Montreal che ci saluta con un calorosissimo "Come stai?" in un italiano perfetto. Inevitabile la domanda sulle sue origine italiane e su cosa gli piaccia del nostro paese: "La mia relazione con l’Italia è molto forte, visto che i miei nonni materni sono emigrati dalla Sicilia ( Palazzo Adriano, ndr) direzione Canada, dove è nata mia madre. Quello che più mi piace dell’Italia è il cibo ovviamente, cosa che per un pilota non è il massimo (ride di gusto, ndr), ma in generale quello che mi colpisce del vostro paese è l’attaccamento alla famiglia e ai suoi valori, una caratteristica che non vedo nelle famiglie delle altre nazioni".

Ritornando per un momento ai fatti di Spa, qual è stata la tua reazione una volta saputo dell'incidente? E che ricordo hai di Anthoine?

"Quando ho sentito la notizia è stato un tremendo shock per me. Essendo il nostro un mondo molto piccolo, personalmente mi sento sempre molto vicino a tutti. Purtroppo nessuno pensa al rischio che corriamo, che è sempre presente nonostante le macchine nel corso degli anni siano diventate più sicure. Il mio ricordo di Anthoine? Un ragazzo con un sorriso genuino sempre sul volto, il classico bravo ragazzo. Onestamente mi ha colpito anche come pilota, anche perché da esordiente ha vinto a Monaco e in Francia, e credo che in futuro avrebbe lottato per la vittoria in campionato".

A proposito di vittoria in campionato, tu sei secondo in classifica quest'anno. Quali pensi siano le tue reali chances di vittoria quando mancano pochi Gran Premi alla fine del campionato?

"Il gap da De Vries è molto importante, 30 punti. Ma da qui alla fine della stagione ci sono ancora molti punti in palio, quindi non devo arrendermi e continuare a crederci. Sono consapevole su quello che dovrò fare in questo weekend: non commettere errori e dare il massimo. Poi ovviamente ci dovranno essere anche situazioni che possano favorirmi e darmi una mano".

Nel paddock chi hai come amici? E chi sono invece i tuoi rivali?

"Nel paddock sono molto amico con Sean (Gelael, ndr) e ho un buon rapporto con il mio compagno di squadra Sergio (Sette Camara, ndr). Come rivali, oltre ovviamente al mio compagno di squadra che  è sempre il tuo primo avversario, ho tutti quelli con cui lotto per il titolo quindi De Vries, Ghiotto e Aitken".

Hai effettuato diverse FP1 con la Williams quest'anno, e con la Renault e la Force India nelle scorse stagioni. E' il momento giusto per effettuare il passaggio nel Circus?

"Si, è il momento giusto. Ho già fatto diverse sessioni in Formula 1 e so che devo continuare a dare il massimo per fare il salto verso la massima serie. E' quello che voglio da sempre".

Oltre alla Formula 1, in quale altra categoria ti piacerebbe correre?

"Come ti ho detto il mio target è la Formula 1 e voglio solo quella. Nel caso non dovessi riuscirci reputo molto interessante un’esperienza in IndyCar ma per il momento non voglio pensarci. Quando dovrò decidere lo farò!"

Da Monza - Vincenzo Buonpane