La notizia è arrivata come una vera e propria mazzata. Anthoine Hubert non ce l'ha fatta. Troppo gravi le conseguenze del terribile incidente verificatosi oggi a Spa, nella Main Race di Formula 2, all'altezza del velocissimo tratto Eau Rouge-Raidillon. E sono di quelle notizie che non ti aspetti, che ti prendono come un pugno allo stomaco, con delle immagini difficili da digerire. Così come è difficile pensare che un ragazzo di soli 22 anni abbia improvvisamente spento il proprio sogno mentre faceva ciò che più amava.

Motorsport is dangerous. Lo sappiamo, è cosa risaputa. Ma è impossibile abituarsi all'idea che qualcuno dei gladiatori che compone il suo grande circo non ci sia più. Improvvisamente, in una gara come tante altre, e sul circuito più bello del mondo, Anthoine Hubert se n'è andato. Lasciando di sasso i tanti che lo avevano visto crescere in questo ambiente, e che ne avevano apprezzato le grandi doti in pista e fuori, grazie soprattutto al trionfo dello scorso anno in GP3 ed alle due vittorie colte nella propria annata di debutto in F2.

Uno schianto terribile, una dinamica perversa ed allo stesso tempo spietata. L'impatto contro le barriere esterne al Raidillon, la macchina che rimbalza in pista, l'urto terribile con il sopraggiungente Correa, che nulla ha potuto fare per evitarlo. La macchina del giovane francese si è letteralmente spezzata a metà: in casi come questi, purtroppo, non c'è crash test o Halo che tenga.

Subito la situazione aveva lasciato presagire il peggio: le immagini televisive avevano abbandonato il luogo dell'incidente e la gara era stata immediatamente cancellata, poichè si era intuito subito che per Hubert non ci sarebbe stato nulla da fare, essendo deceduto praticamente sul colpo. Il solito tam-tam aveva iniziato ad animare i Social, con voci incontrollate in attesa di una risposta.

Alle 18:52, il comunicato ufficiale della FIA ha gelato ogni speranza. Anthoine non c'è più, e adesso rimane solo il momento per le lacrime, il silenzio e la riflessione. Da domani si andrà avanti, in tutti gli autodromi del mondo: lo spettacolo deve andare avanti, anche se a volte appare davvero difficile poterlo fare.

Marco Privitera