Il pilota tedesco, dopo aver disputato le prove libere del venerdì e constatato le proprie condizioni fisiche, ha deciso di alzare bandiera bianca, consentendo così a Giovinazzi di saltare a bordo della C36 a partire dal sabato mattina, per poi disputare le qualifiche e la gara dove ha terminato con un solido dodicesimo posto. Dopo quest’ottima perfomance, il vice-campione GP2 ha ricevuto diversi apprezzamenti da parte di stampa e addetti ai lavori, mentre a proposito di Wehrlein sono giunte alcune critiche per il suo forfait.

Monisha Kaltenborn, team principal del team Sauber, ha però preso subito le difese del suo pilota titolare: "Ha solo bisogna di tempo. Penso che sia davvero orribile come le persone pensino di avere le competenze per dire qualcosa su di lui, quando invece non ne hanno titolo. Ad una persona ambiziosa come Wehrlein è costato molto dover ammettere apertamente di non essere in grado di affrontare un gara, quindi bisogna apprezzare l’onesta di questi ragazzi sempre sotto pressione”.

L'ex-campione DTM cercherà di recuperare in tempo per il Gran Premio in Cina, mentre Giovinazzi resta in allarme e con il pensiero rivolto allo stravolgimento che i suoi programmi potrebbero subire in caso della chiamata della Sauber. Correndo a Shanghai, il pilota pugliese perderebbe infatti lo status di “giovane pilota”, venendo quindi privato della possibilità di partecipare ai test in Bahrain con la scuderia Ferrari nella giornata dedicata ai rookie, pur potendo prendere parte alle prove per quanto riguarda i nuovi pneumatici Pirelli per la stagione 2018.

Ovviamente nessuna ufficialità al momento da parte del team Sauber: Giovinazzi nel frattempo si tiene pronto per sfruttare un'altra preziosa chance.

Chiara Zaffarano

 

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