La prima sessione di prove libere sul tracciato di Hockenheim si conclude con un uno-due della Ferrari, con Vettel che precede Leclerc, davanti alla AMG Mercedes di Hamilton. La scuderia anglo-tedesca (che qui sfoggia un'inedita livrea per festeggiare i 125 anni di competezioni sportive e, coincidentalmente, il duecentesimo GP in Formula 1) porta a casa un terzo e quinto posto: i tempi sono stati ottenuti con gomma media, a differenza dei riscontri cronometrici delle Rosse di Maranello, ottenuti con gomma morbida.

La lancetta del meteo durante la sessione è stata stabilmente dalla parte bel tempo e del caldo, anche se le previsioni per il fine settimana parlano di rischio di pioggia distribuito su sabato e domenica. Le prime prove sono state caratterizzate anche da una bandiera rossa, esposta nei primi venti minuti in seguito ad un problema tecnico (malfunzionamento di un sensore) sulla Haas di Kevin Magnussen: nessuna conseguenza per il pilota e, fortunatamente per la Haas, vettura trainata da bordo pista verso i box e pronta per riprendere l'asfalto durante la sessione.

Prima mezz'ora caratterizzata da una blanda attività in pista, ovviamente cresciuta durante la fase centrale e finale della sessione: per buona parte delle prove gli uomini dell'AMG Mercedes hanno imposto il ritmo nella tabella dei tempi, poi scalzati dalla cima, intorno ai due terzi di sessione, dalle Ferrari di Sebastian Vettel (1:14.013) e Charles Leclerc (secondo tempo a 0.255 dal compagno di squadra). Entrambi i piloti della Rossa hanno fatto i tempi esclusivamente su gomme a banda rossa, dunque le più morbide portate dalla Pirelli.

Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, invece, hanno lavorato su qualcosa di più simile a un long run, impiegando, oltre alle già citate gomme morbide, anche le gomme medie: complessivamente il duo AMG Mercedes ha messo assieme 60 giri (contro i 46 complessivi della Rossa) e ha ottenuto i migliori tempi di sessione calzando la copertura a banda gialla. Considerando il gap, in termini di secondi, dal miglior tempo di Vettel (Hamilton a 0.302, Bottas a 0.647), si può concludere che la scuderia anglo-tedesca sia in grado, con queste condizioni, di girare su tempi molto interessanti anche su gomma media.

Nei primi sei troviamo le due Red Bull (Verstappen 4°, Gasly 6°), mentre la settima posizione è occupata dalla McLaren - Renault di Sainz jr che, curiosamente, durante la sessione ha provato le gomme dure (a banda bianca). Dietro ai primi della classe si sono visti parecchi pacchetti di aggiornamento sulle vetture, con la Racing Point che sembra avere beneficiato del nuovo materiale relativamente di più rispetto alla concorrenza.

Prove tribolate per l'Alfa Romeo (Raikkonen 17° e Giovinazzi 18°), anche se il duo è riuscito a mettere assieme un totale di 57 giri. La Williams chiude, come sempre, la classifica, ma si segnala un interessante esperimento di back-to-back con Robert Kubica alla guida di una vettura munita dell'ultimo pacchetto di evoluzioni: i riscontri per il polacco sono evidenti, tanto che gira mezzo secondo più forte rispetto a George Russell e, generalmente, più vicino a centro gruppo.

Ricordiamo che, per il Gran Premio di casa di Sebastian Vettel, la Pirelli ha portato le mescole C2, C3 e C4, operando una scelta "media" tra i composti disponibili. Secondo le stime della casa milanese il tempo complessivo per un pit-stop (cioè entrata ai box, cambio gomme ed uscita dai box) è intorno ai venti secondi: dunque, a valle delle FP1, una strategia su più di una sosta potrebbe essere uno scenario "considerabile".

Appuntamento alle 15:00 per le seconde prove del GP di Germania.

Luca Colombo