Un'ultima gara ricca di emozioni per l'EuroFormula Open. Liam Lawson chiude con una vittoria la stagione davanti a Tsunoda e Natori. Chiamata in causa anche la safety car, entrata in pista a causa del brutto incidente che ha coinvolto Jack Doohan e Cameron Das. Dodicesimo al traguardo Lorenzo Ferrari.

Cronaca. Natori si porta immediatamente in testa, seguito da Lawson e Sato. Il neozelandese subito tenta l'attacco sul leader, ma per il momento rimane dietro. Sono tutti attaccati e la battaglia sembra appena iniziata: Lawson rimane incollato al leader, mentre Sato si deve difendere da Chris Hahn.

Lundqvist ottiene il giro più veloce ed ecco che Lawson affianca Natori, mentre Hahn si libera di Sato. Ancora affiancati i primi due, ma nulla da fare: ancora Natori davanti, mentre Sato si fa vedere negli specchietti di Hahn.

Finalmente Sato torna in terza piazza, ma ora Hahn è alle sue spalle e deve mantenere la posizione, vedendosi attaccato dall'avversario dietro di sè. Cambio di carte, perchè Tsunoda passa in terza piazza, mentre Lawson si porta al comando.

Ancora un tentativo di tornare davanti, ma nulla: Natori resta dietro. Incidente bruttissimo  tra Jack Doohan e Cameron Das: SC in pista. Il pilota australiano esce autonomamente dalla monoposto ma viene trasferito comunque al centro medico, senza (apparenti) particolari conseguenze. La dinamica: Das passa sullo sporco e rientrando con la vettura scomposta in pista travolge Doohan, che decolla e gira più volte su sè stesso per poi ricadere rovinosamente in pista. Alla bandiera verde Lawson ancora davanti a tutti, seguito da Tsunoda, che intanto ha passato Natori, per un podio provvisiorio quasi del tutto nipponico.

Bandiera a scacchi che vede Liam Lawson trionfare davanti a Tsunoda e Natori. Un podio per due terzi colorato della bandiera del Sol Levante, ma al tempo stesso tinto dei colori di Motopark con Lawson e Tsunoda.

Si chiude il sipario su una stagione che ha visto la rivoluzione della categoria stessa e che ha incoronato il giapponese Marino Sato, campione 2019. Da Monza - Giulia Scalerandi