Nell'ultima gara del Mondiale Endurance 2014, la Porsche ha ottenuto la sua prima vittoria dal proprio ritorno in questa categoria, grazie alla 919 Hybrid n°14 di Neel Jani, Marc Lieb e Romain Dumas.
La scuderia tedesca ha però anche vissuto attimi di panico per l'incidente che ha coinvolto Mark Webber a 26 minuti del termine della gara. L'australiano ha perso il controllo della n°20 all'altezza della velocissima curva Arquibancada, urtando con violenza contro le barriere e coinvolgendo l'incolpevole Ferrari 458 del team 8Star Motorsports, guidata da Matteo Cressoni.
Entrambe le vetture sono rimaste completamente distrutte nell'incidente, ma entrambi i piloti sono usciti senza grossi danni: mentre Cressoni è stato dimesso dopo una notte in osservazione, Webber è ancora ricoverato all'ospedale di San Paolo in seguito ad un trauma cranico ed a contusioni varie, anche se le sue condizioni non destano preoccupazioni.
Già nel 2003 l'australiano era stato protagonista di un incidente nello stesso punto in formula 1 al volante della Jaguar, nel quale venne coinvolto anche un giovane Fernando Alonso con la Renault. La gara è così finita in regime di Safety car, al fine di poter prestare soccorso ai due piloti e rimuovere la pista dai detriti. In seconda posizione si è piazzata la Toyota TS040 Hybrid n°8 di Anthony Davidson e Sebastien Buemi che, dopo aver festeggiato il titolo piloti in Bahrain, ha celebrato anche quello costruttori. In terza posizione si è classificata l’Audi R18 e-tron Quattro n°1 di Loic Duval, Lucas Di Grassi e Tom Kristensen, che ha così concluso la sua fantastica carriera con un podio.

Nella Lmp2, il team KCMG ha ottenuto la vittoria con la Oreca-Nissan guidata da Imperatori/Howson/Bradley. Il pilota Sergey Zlobin ha conquistato il titolo piloti e anche la SMP Racing si è aggiudicata il titolo riservato ai costruttori.

In GTE Pro hanno vinto Darren Turner e Stefan Mücke con l’Aston Martin Vantage V8 n°97, dopo un lugno duello con Pilet e Makowiecki, piloti della Porsche n°92. A chiudere il podio la Ferrari di Rigon/Calado sulla Ferrari 458 n°71 davanti a Bruni/Villander. Grazie a questo risultato la Ferrari ha vinto anche il titolo costruttori nella categoria.

Anche nella categoria Pro si è imposta la Aston Martin con una doppietta, grazie a Dalla Lana/Lamy/Nygaard vincitori su Heinemeier/Hansson/Thiim, mentre a completare il podio si sono piazzati Wyatt/Rugolo/Bertolini sulla Ferrari 458 n°81.

Infine, il due volte campione del mondo Emerson Fittipaldi, al suo ritorno in una competizione motoristica, ha ottenuto il 21° posto assoluto con una Ferrari della classe GT-Am insieme a Alessandro Pier Guidi e Jeff Segal. Tanto di cappello, Emmo.

Chiara Zaffarano

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