E' tempo di "quote rosa" in Formula 1. Stamane sul tracciato di Silverstone la prima sessione di libere ha visto andare in scena una piacevole novità. Oltre ai soliti "big", infatti, sono scesi in pista alcuni test drivers delle scuderie: Giedo Van Der Garde per la Sauber, Daniel Juncadella per la Force India, Robin Frijns per la Caterham e, soprattutto, Susie Wolff a bordo della Williams. Sia per lo spagnolo che per la scozzese si è trattato del debutto assoluto nell'ambito di un weekend di gara, visto che entrambi erano stati impegnati solo in occasione di test collettivi, l'ultimo dei quali svoltosi a Barcellona lo scorso mese di maggio. La presenza della Wolff ha dunque sancito, dopo ben 22 anni di assenza, il ritorno di una donna in Formula1 nel contesto di un GP: la trentunenne scozzese ha fatto così registrare la quinta presenza femminile assoluta nel Mondiale in 64 stagioni, contro le 822 maschili.

La moglie di Toto Wolff ha interotto un digiuno che si protraeva dalla stagione 1992, quando Giovanna Amati fallì la qualificazione nelle prime gare della stagione al volante della Brabham. Sicuramente, se da un lato c'era tanta attesa per il suo debutto, dall'altro c'è stato anche chi ha storto il naso per le sue prestazioni al volante, dimenticando forse la sua esperienza nel campionato DTM. Purtroppo la sessione della pilota di casa Williams è durata solo 4 giri a causa di una perdita di pressione dell'olio motore sulla sua vettura. La britannica ha commentato così a caldo il suo prematuro abbandono: "E' una delusione grande, avevo lavorato tanto per questo momento, comunque rimango positiva perchè ho comunque potuto imparare molte cose mentre ero in macchina, ed avrò presto l'occasione di rifarmi". La prossima uscita in pista è fissata per la sessione di libere del venerdi ad Hockenheim, in programma tra due settimane.

Giulia Scalerandi

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