Tra pochi giorni a Parigi saranno esposti 5 esemplari della Giulia: due Veloce (solo questo nome evoca grandissimi ricordi ed emozioni agli Alfisti), due Super ed una Quadrifoglio. Per ordinare questa berlina dal DNA profondamente sportivo si dovrà attendere solo fino al 29 settembre. Per la Giulia Veloce diesel i prezzi in Italia partono da 50.500 euro.

Allo stand Alfa Romeo saranno esposte anche la nuova Giulietta Veloce e la nuova Mito Veloce. Queste versioni sono evidentemente un richiamo alla Giulia. In bella mostra non mancheranno la Coupè e la Spider 4C.
La versione Veloce arricchisce la Giulia di un ulteriore spirito sportivo con paraurti specifici, mostrine sulle porte in legno da nero, estrattore al posteriore che ingloba il doppio scarico, cerchi in lega da 19 pollici a cinque fori. La cura Veloce non dimentica gli interni che hanno sedili sportivi in pelle disponibili in tre colori, ma anche un volante specifico riscaldato, inserti in alluminio sulla plancia, sul tunnel e sulle portiere. La dotazione si arricchisce di fari allo Xenon, clima bi-zona, il sistema Alfa DNA e l'infotainment con display da 6,5 pollici, il Forward Collision Warning con l'Autonomous Emergency Brake ed il riconoscimento dei pedoni, oltre all'integrated Brake System, il Lane Departure Warning, il cruise control ed il limitatore di velocità. Praticamente tutta la nuova tecnologia per la sicurezza.

Abbiamo detto che i due motori sono inediti ed in alluminio. Il 2 litri a benzina è un quadricilindrico da 280 cv a soli 5.250 rpm ed h a coppia massima di 400 Nm a 2.250 rpm. Il diesel eroga 210 cv a 3.500 rpm e ben 470 Nm a soli 1.750 rpm, anch'esso in alluminio, il primo nella storia di Alfa. Questi due motori sono prodotti in Italia negli stabilimenti FCA, a Termoli il benzina ed a Pratola Serra quello a gasolio. Alfa Romeo non si ferma qui e per il 2017 è prevista un'altra versione la AE che sta per Advanced Efficiency. Sarà disponibile con l'allestimento Business con propulsore 2,2 Diesel da 180 cv e cambio automatico.
Il rilancio del Biscione sembra essere sulla strada giusta e le tedesche iniziano ad essere un po' meno sicure di sé.

Fabrizio Crescenzi