Credits: Daniele Paglino
Credits: Daniele Paglino

Sono passati poco più di 365 giorni dal lancio ufficiale dell’Alpine LMDh in quel di Le Mans. Dodici mesi dopo tutto è pronto per il debutto sul ‘Circuit della Sarthe’ da parte dei francesi, iscritti ad ogni atto del Mondiale con una LMDh caratterizzata dal telaio Oreca.

Alpine, 12 mesi dopo…

Nicolas  Lapierre/Matthieu Vaxivière/Mick Schumacher   #36 e Charles Milesi/Ferdinand Habsburg/Paul Loup Chatin #35 sono pronti per rappresentare il marchio locale contro Peugeot, sfidante diretto nella competizione più importante dell’anno. 

In pochi mesi a disposizione quanto creato da Alpine è oltremodo significativo. Il progetto che apparentemente ricorda molto l’Acura ARX-06 che regolarmente corre nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship è migliorato nel corso del tempo e già a Spa-Francorchamps sono arrivati i primi segnali incoraggianti dopo Imola e la 1812km di Lusail ad inizio marzo.

Alpine parte con la volontà di portare a termine la prima corsa da un giorno della propria esistenza, la Top10 appare alla portata dopo quanto visto nel Mondiale. Ovviamente il condizionale resta d’obbligo per un brand che torna nella classe Hypercar dopo una breve assenza di un anno.

Nico Lapierre: “In Qatar ed a Spa abbiamo avuto dei riscontri positivi”

Nico Lapierre, uno dei protagonisti dello sviluppo e del percorso di avvicinamento di Alpine verso Le Mans, ha riportato ai nostri microfoni alla vigilia della quarta sfida del FIA WEC 2024:

Correre a Le Mans con un marchio francese da pilota locale è speciale e nello stesso tempo emozionante. Avere un supporto del genere da parte dei fans è bellissimo, siamo pronti per lottare con un prototipo speciale che è stato sviluppato esclusivamente per questa competizione.

Il padrone di casa, uno dei più longevi ed esperto dello schieramento, ha continuato dicendo:
 

In Qatar ed a Spa abbiamo avuto dei riscontri positivi, Imola è stata una corsa differente che non valuterei molto. Dobbiamo capire l'andamento corretto dell'auto in una pista nuova come quella di Le Mans, i test sono stati utili sotto questo aspetto per migliorare ancora di più l'auto in attesa delle qualifiche.

Il quattro volte vincitore della maratona francese in classe LMP2 ha concluso affermando: 

Il prototipo è cresciuto globalmente dal giorno del primo test ad oggi. Personalmente credo che sia complicato individuare una singola area in cui siamo migliorati rispetto ad altre zone della vettura. La curva di apprendimento è stata progressiva, ora vedremo cosa ci aspetterà a Le Mans.

Da Le Mans - Luca Pellegrini