F1 | GP Belgio 2025 - Commento LIVE Gara

GP Belgio
Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Oscar Piastri trionfa nel GP Belgio 2025, centrando la sua quarta vittoria stagionale al termine di una gara condizionata dalla pioggia e da una ripartenza cruciale, nella quale ha superato il compagno di squadra Lando Norris, giunto secondo. Grazie a questo successo, l’australiano rafforza la propria leadership in classifica iridata. Completa il podio Charles Leclerc, autore di una gara solida con la Ferrari, mentre restano ai piedi del podio Max Verstappen e George Russell. Weekend da dimenticare per Andrea Kimi Antonelli e Carlos Sainz, mai realmente in partita. Ma vediamo ora i voti ai protagonisti del GP Belgio, tredicesima tappa del Mondiale di Formula 1 2025.

Oscar Piastri 10. Silenzioso come un cecchino, ma letale come un predatore. La partenza non è perfetta, ma alla prima occasione utile sferra il colpo su Norris e poi imposta la gara a modo suo: ritmo, lucidità, nessuna sbavatura. Sta crescendo in fretta… e fa paura. Spietato e chirurgico.

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Lando Norris 6. Il primo giro sembrava da leader vero, ma poi si scioglie sotto la pressione del compagno. La McLaren era la macchina da battere, ma lui non l’ha saputa portare al traguardo davanti. Manca ancora quella scintilla da fuoriclasse? Il dubbio è legittimo. Bravo, ma troppo tenero.

Charles Leclerc 7,5. Gara da veterano, di quelle che non si vedono nei replay ma pesano in classifica. Sfrutta l’occasione, resiste agli attacchi e si prende un podio che, viste le condizioni, vale oro. E quando la Ferrari non sbaglia, Charles è sempre lì. Ordinato e costante, podio meritato.

Max Verstappen 7.Non la sua miglior domenica, ma riesce comunque a portare a casa punti importanti. Spa non è più terra sacra per lui e la Red Bull non graffia come un tempo. Ma la freddezza non gli manca. Il mondiale è ancora lungo, ma stavolta non detta legge. Meno Max, più umano.

George Russell 6,5. Tutto sommato una gara onesta: approfitta degli errori altrui e tiene il volante dritto nella confusione. Il passo non era fenomenale, ma lui fa il compitino senza sbavature. Non entusiasma, ma almeno porta la macchina a casa dove può. Fa il minimo sindacale, ma bene così.

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Alexander Albon 7. Solido, costante, sveglio. Non ha il missile tra le mani, ma guida come se l’avesse. Non sbaglia nulla, tiene dietro Hamilton per lunghi tratti e si conferma uno dei piloti più sottovalutati in griglia. Merita molto più di quello che ha. Tra i migliori per grinta e visione.

Lewis Hamilton 7. Partire dai box e finire settimo non è roba da poco. Il leone ha ancora fame, e lo ha dimostrato con una rimonta di classe e pazienza. Peccato per la qualifica, ma quando si tratta di dare tutto, lui risponde sempre presente. Rimonta d’orgoglio.

Liam Lawson 7. Sorpresa di giornata. Finalmente aggressivo, concreto, a suo agio con l’asfalto bagnato. Porta a casa punti preziosi e manda segnali chiari al team: se lo trattano da seconda guida, lui risponde con i risultati. Finalmente concreto.

Gabriel Bortoleto 7,5. Sta zitto, lavora, e spunta lì dove non te lo aspetti. Guida pulita, intelligente, e dimostra una maturità ben oltre l’età. Il rookie brasiliano è una delle rivelazioni dell’anno. E non sembra voler rallentare. 

Pierre Gasly 7. Non sarà lo stesso Gasly dei giorni migliori, ma qui si rivede un pilota concreto. Zona punti con una macchina che definire complicata è un complimento. La missione impossibile la rende credibile. Tanto di cappello.

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Oliver Bearman 5,5. Ha voglia e si vede, ma alla fine non raccoglie nulla. Sempre al limite, forse troppo. Con un pizzico di freddezza in più avrebbe potuto fare il colpaccio. Ma il talento non si discute.

Nico Hülkenberg 5. Primo stint da manuale, poi il nulla. Sparisce dalle posizioni che contano e si perde nei meandri della strategia. 

Yuki Tsunoda 5. Grinta da vendere come sempre, ma il risultato non arriva. Si accende a intermittenza e si spegne nei momenti decisivi. Un peccato, perché la macchina sembrava anche decente. Così però non basta.

Lance Stroll 5. Un’altra domenica passata a far numero. Non sbaglia niente, ma non fa nemmeno nulla per farsi notare. Il Canada aspetta ancora un motivo per appassionarsi al figlio di Lawrence…e non crediamo arriverà!

Esteban Ocon 5. Non lascia tracce. Gara anonima, ritmo inesistente, una presenza che sembra più da spettatore che da protagonista.

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Andrea Kimi Antonelli 4. Partenza dai box, fine settimana da dimenticare. Niente ritmo, errori evitabili, e mai in grado di reagire. Il talento c’è, ma Spa è stata una lezione durissima. Urge resettare la testa e ripartire.

Fernando Alonso 5. Combatte come può, ma la macchina lo tradisce. Non molla mai, ma l'Aston è un carro funebre e lui non può far miracoli ogni domenica. Il tempo passa, ma la classe resta. Anche se non si vede nei risultati.

Carlos Sainz 4,5. Perde il duello interno con Albon e chiude lontanissimo. Il matrimonio con la Williams è ancora tutto da costruire, ma oggi ha mostrato solo i mattoni sbagliati. Serve una svolta mentale prima che tecnica.

Franco Colapinto 4. Ultimo tra i classificati e mai davvero in gara. Weekend complicato, certo, ma il confronto interno lo vede costantemente in ombra. Deve reagire, e in fretta.

Isack Hadjar 4. Chiude con un giro di distacco e senza mai entrare nel vivo. Naviga nelle retrovie senza bussola. Il talento c'è, ma il momento è nero. Urge scossa.

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Vincenzo Buonpane