Lewis Hamilton transita al quarto posto sotto la bandiera a scacchi della sprint race in Belgio, ma una penalità di cinque secondi lo relega in settima posizione: gli steward hanno punito l'inglese per una "collisione non necessaria" con Sergio Perez, tuttavia la decisione pare al limite dell'assurdità.

Al sesto giro, Hamilton e Perez stanno battagliando per la quarta posizione. L'inglese vede un varco all'interno di Stavelot e prova l'attacco: la monoposto scivola di poco sull'anteriore mentre il messicano chiude la traiettoria. I due vengono a contatto e proseguono tenendo le posizioni. Sfortunatamente per Checo la monoposto ha subito danni e dalla Bus Stop in poi guiderà da sitting duck fino alla bandiera a scacchi, subendo da subito il sorpasso di Lewis.

La decisione degli steward

Successivamente i commissari hanno stabilito che Hamilton fosse "prevalentemente colpevole" della collisione e dispongono per lui una penalità di cinque secondi. Nelle osservazioni sulla disposizione leggiamo: "Mentre Perez stava dando poco spazio all'interno per Hamilton, Hamilton ha guidato sul cordolo e successivamente ha sottosterzato contro Perez in condizioni di bagnato". Lewis ha ricevuto anche due punti di penalità sulla patente per questa collisione.

Oggettivamente ci sentiamo di sposare il punto di vista dell'inglese: la collisione, fortuita, andava trattata come un incidente di corsa. I commissari, tuttavia, hanno deciso diversamente, ligi ad una visione anestetizzata dei duelli in F1. Una visione piuttosto assurda, se andiamo ad esaminare nel profondo la filosofia di questo sport. Ma tant'è.

Hamilton ha dichiarato di aver seguito la lezione di Ayrton Senna ("Se non cerchi un gap, allora non stai più correndo") e che l'episodio non avesse intenzionalità. In ogni caso ha dimostrato indifferenza rispetto alla decisione, lanciando forse una velata frecciata alle gare sprint: "In una gara come quella di oggi, non mi interessa molto. Non ottieni molti punti. Ovviamente sarebbe stato bello finire quarto. Ma non mi interessa arrivare quarto, voglio vincere. Quarto, settimo, non fa davvero differenza".

Di segno contrario le dichiarazioni di Perez. In seguito al contatto la RB19 del messicano ha subito danni al sidepod e al marciapiede sul fondo, perdendo di efficacia. Checo descrive la manovra con queste parole: "Penso che avesse un po' di fretta. Tutti avevano fretta di recuperare oggi, è una gara molto breve, devi correre quel livello di rischi, ma non è bello vedermi rovinare la gara da lui".

Luca Colombo

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