F1 | Sainz, un podio scacciacrisi a Baku dopo la cena con Vowles
Il terzo posto di Carlos in Azerbaijan può rappresentare un punto di svolta importante per la stagione del madrileno e della Williams.

Il passaggio da una realtà come Ferrari al team Williams non è certo stato dei più facili, ma a Baku Carlos Sainz si è preso una bella rivincita. Il podio arrivato dopo la prestazione strabiliante in qualifica ha ripagato in buona parte una stagione fin qui poco baciata dalla fortuna, ed è spuntato anche un curioso retroscena a proposito della vigilia del GP azero. In una F1 in cui chi domina raramente incappa in giornate no, chi è alle spalle deve cogliere ogni minima occasione, e Sainz è stato bravo a farlo.
Una stagione complicata e ricca di imprevisti
Non si può certo dire che l’impatto di Carlitos sul 2025 sia stato indimenticabile, come d’altronde era pronosticabile. L’adattamento ad una nuova realtà, ad un gruppo di lavoro tutto da scoprire e, ultimo ma non meno importante, ad una PU Mercedes molto differente da quella Ferrari, ha comportato un impegno extra per il madrileno, che nella prima parte di stagione si è trovato a lottare spesso nella pancia del gruppo senza trovare la forza di emergere.
A ciò, poi, si è aggiunta una serie di sfortune e avvenimenti contrari, sommati ad errori del team e del pilota stesso, che certamente non ha aiutato. L’immagine della Williams #55 contro le barriere in Australia in regime di safety car è stato forse il peggior biglietto da visita per l’apertura della stagione. Dopo sedici gare, il bottino raccolto da Sainz era di 16 punti; troppo pochi, soprattutto se confrontati con i 70 del coriaceo team mate Alexander Albon. Poi è arrivata Baku e... una cena provvidenziale!
Vowles: “Non sono sorpreso dal risultato di Carlos”
A volte capita, nella F1 come in qualsiasi sport, che un grande risultato sia nell’aria. Che ci si creda o no, i grandi protagonisti hanno spesso delle specie di “premonizioni” su quello che sta per accadere, manco fossero sciamani nativi americani. Ed è un po’ questo quello che è avvenuto nel box Williams durante il weekend di Baku, preceduto da una cena tra il team principal Vowles e Carlos Sainz. A cena, secondo quanto raccontato dall’inglese a The Race, i due hanno analizzato la situazione e, nonostante tutto, il madrileno si è mostrato molto positivo in vista del futuro.
Io e lui abbiamo un ottimo rapporto in cui parliamo in modo molto sincero e aperto di quello che sta succedendo, di quello che sta andando storto e di quello che sta andando bene, soprattutto analizzando come possiamo ottenere il massimo insieme. E la vera chiave è questa. La sua performance è sempre stata lì. Abbiamo cenato insieme giovedì, ed è stato fondamentalmente un punto di reset: 'Cosa facciamo d'ora in poi? Come ti posso aiutare? E come facciamo?' Carlos era in un ottimo stato d'animo a quel punto. E non sono sorpreso che sia entrato in questo fine settimana con determinazione, perché quello era l'umore che aveva fin dall'inizio.
Qualifica perfetta, poi una gara da manuale

Le caratteristiche uniche della pista di Baku, con i suoi lunghi rettilinei alternati a violente staccate e stretti passaggi nel cuore della Città Vecchia, hanno esaltato le caratteristiche delle due Williams, e di quella di Sainz in particolare. Il lavoro differenziato svolto dai piloti nelle prove libere di Monza e, appunto, in Azerbaijan, ha poi indirizzato le scelte del team nella maniera corretta. La prestazione in qualifica dello spagnolo è stata sensazionale, con una prima fila ottenuta fermandosi solo davanti all’irresistibile Max Verstappen. In gara, poi, ad avere la meglio è stata la scelta di montare la gomma dura all’inizio effettuata proprio dall’olandese e dalla Mercedes di George Russell, che con temperature più basse viaggia come un orologio. Poco male per Sainz, che ha comunque estratto il meglio dal suo pomeriggio, conquistando il meritato primo podio dopo essere fuoriuscito da Ferrari. Non si è mai scomposto, anche alla ripartenza dopo la safety, controllando con abilità e precisione di guida il gruppo alle sue spalle, e prendendosi poi un margine importante che in pratica gli ha garantito il posto sul podio.
Un momento davvero indescrivibile per me, non riesco ad esprimere quanto sono felice. Questo terzo posto è ancora più bello del mio primo podio in carriera. Abbiamo fatto una gran gara, battendo macchine che non mi sarei mai aspettato. Sono molto fiero di tutti in Williams, abbiamo dimostrato di essere sulla buona strada e di aver fatto un passo avanti enorme rispetto agli ultimi anni. Non dobbiamo mai mollare, e continuare a credere in noi stessi.
Un podio vitale, non solo per Sainz ma per Williams in generale. E pazienza se poi un disguido con il suo aereo lo ha costretto a guidare attraverso metà Italia, insieme a Leclerc, nella notte di domenica per arrivare a casa a Monte Carlo. Lo spagnolo adesso potrà guardare con più positività al futuro, aspettando un 2026 in cui tante porte si possono ancora aprire in ogni direzione.
Nicola Saglia