F1 | GP USA, la conferenza stampa piloti. Hamilton: “Le voci su Horner? Non ci distraggono”
Hamilton mantiene alta la concentrazione prima del GP degli Stati Uniti, smentendo le indiscrezioni sul futuro e puntando a massimizzare la prestazione in pista.

Alla vigilia del weekend del GP USA, tre protagonisti della griglia si sono presentati davanti ai giornalisti per fare il punto della situazione: Fernando Alonso, Franco Colapinto e Oliver Bearman . Tra realismo, crescita personale e fiducia per gli aggiornamenti, ecco i punti salienti della conferenza.
Bearman: “Il pacchetto aggiornato può darci una spinta”
Per Oliver Bearman sarà un weekend speciale:
Sono felice di essere qui ad Austin, è la gara di casa per il team e l’anno scorso ero qui da riserva, quindi tornare da titolare è bellissimo.
La novità principale è l’introduzione di aggiornamenti sulla monoposto:
Abbiamo un upgrade che dovrebbe portare un po’ più di prestazione in generale. Non vedo l’ora di vedere cosa riusciremo a fare.
Il britannico ha anche tracciato un bilancio personale della stagione:
Ci sono stati alti e bassi, ma dalla pausa estiva ho trovato più costanza e un approccio migliore. Anche il team sta cambiando qualcosa e mi sento in una posizione positiva. L’obiettivo era crescere come pilota, e so di esserci riuscito.
Alonso: “Stagione difficile, ma pronti a cogliere ogni opportunità”
La stagione di Fernando Alonso si sta rivelando complicata, come ammette lui stesso:
Non sarà un’annata da ricordare. È sempre difficile valutare la performance personale, perché tanto dipende dalla pista e dalle caratteristiche della macchina.
Lo spagnolo, attualmente 11° in classifica, ha comunque mantenuto un netto vantaggio in qualifica sul compagno di squadra. Guardando al weekend di Austin, Alonso resta prudente:
Negli ultimi due anni abbiamo faticato qui, anche quando la macchina andava forte. Dobbiamo provare qualcosa di diverso rispetto al passato per portare a casa punti.
Il due volte campione del mondo non entra nei dettagli tecnici, ma lascia intendere che ci saranno modifiche di assetto significative:
Sì, ma non credo che sia necessario spiegare troppo. Ci stiamo lavorando».
Alonso ironizza sulla penalità a Hamilton: “Anche un secondo bastava”
L'asturiano poi si concentra sull'episodio che ha caratterizzato il finale del GP Singapore: la penalità inflitta a Lewis Hamilton per aver completato la gara con problemi ai freni. Alonso, che in quell’occasione aveva guadagnato la posizione sul britannico, non ha nascosto un sorriso:
Ero felice della penalità, anche un secondo bastava. Non servivano gli altri quattro».
Alonso e il titolo: “McLaren favorita, ma con Max tutto è possibile”
Con sei gare alla fine, il tema irrinunciabile è la lotta al titolo. Alonso vede avanti la coppia McLaren:
Penso che la McLaren abbia un leggero vantaggio grazie ai punti accumulati. Ma se c’è qualcuno in grado di rimontare, è Max Verstappen. È uno dei migliori della storia, e l’ha già dimostrato.
Parlando della pressione di un finale di campionato, Alonso ha spiegato la differenza tra inseguire e difendersi:
Se sei in lotta per il titolo, ogni dettaglio conta. Non puoi permetterti errori. Se sei davanti, hai la macchina migliore e non vuoi perdere il vantaggio. È una situazione diversa, ma molto bella da vivere.
E quando gli viene chiesto se preferisce essere il “cacciatore” o la “preda”, il due volte iridato risponde senza esitazione:
Meglio essere davanti. Se guidi la macchina migliore, non perderai il campionato.
Radio e social, Alonso: “Spesso fraintese, e se diventano protagoniste vuol dire che la gara è stata noiosa”
Altro tema centrale della conferenza stampa la trasparenza delle comunicazioni radio, ormai spesso al centro di polemiche. Alonso chiude il tema con la consueta lucidità:
Il 99,9% delle comunicazioni radio viene frainteso. Sono conversazioni private con il team, spesso legate a strategie discusse prima della gara. Se la radio diventa la protagonista della corsa, allora significa che lo spettacolo in pista non è stato granché.
Alonso: “Le ultime sei gare saranno un test per il 2026”
Guardando al futuro, Alonso non si nasconde riferendosi al nuovo ciclo regolamentare del 2026, che potrebbe rimescolare le carte in tavola.
Dobbiamo usare queste ultime gare per prepararci al prossimo anno. Tenere alta la motivazione, migliorare dal punto di vista operativo e conservare un po’ di energie per arrivare a gennaio con le batterie cariche.
Il due volte campione ha poi speso parole importanti per Verstappen:
È un quattro volte campione del mondo, non per caso. Anche quando non ha la macchina migliore, riesce a tirare fuori qualcosa in più. Se si arriverà a pari punti nell’ultima gara, sarà lui l’uomo da battere.

Colapinto: “Ho trovato più costanza"
La parola poi passa a Colapinto che, dopo un inizio difficoltoso, al rientro dalla pausa estiva ha messo in difficoltà il compagno Pierre Gasly in qualifica:
Ho trovato più costanza, ma è stata dura. La macchina era imprevedibile da pista a pista, sessione dopo sessione. Ora sto iniziando a capirla meglio e stiamo lavorando bene con gli ingegneri.
Il pilota argentino resta però consapevole dei limiti attuali:
Sappiamo che dobbiamo trovare più prestazione dal pacchetto. Non siamo dove vorremmo essere, ma ci impegniamo per massimizzare ogni weekend.
Guardando al futuro, Colapinto resta concentrato:
Non mi hanno chiesto nulla di particolare per il rinnovo, solo di continuare su questa strada. Anche se mancano risultati, la motivazione nel team è alta. Se l’anno prossimo avremo una macchina competitiva, saremo pronti.
Colapinto: “Austin è una gara speciale, come essere a casa”
Per Colapinto questo weekend ha un sapore particolare:
Tutte le gare in America sono speciali per me. Austin, Messico e Brasile sono quelle che sento più vicine. Ci saranno molti tifosi argentini, e anche parte della mia famiglia. L’anno scorso qui ho fatto un ottimo weekend, entrando in Q3 per la Sprint e portando punti. Adoro guidare su questa pista.
Sul futuro, invece, l’argentino non si sbilancia:
Non sto parlando con altri team e al momento non penso ad altre categorie. IndyCar Series mi piace molto, ma forse è una possibilità per più avanti nella mia carriera.
Hamilton: “Ieri ho cavalcato, è stato emozionante… ma l’asma non scherza”
La seconda parte della conferenza stampa si apre con Lewis Hamilton, Max Verstappen e Gabriel Bortoleto. Ed è proprio il pilota della Ferrari ad iniziare svelando un suo lato personale:
Ieri ho montato a cavallo per la prima volta, è stata un’esperienza incredibile. Da ragazzo avevo già un ricordo forte con un cavallo vicino casa, ma scoprii che avevo problemi respiratori e un attacco d’asma mi fece allontanare da quell’ambiente. Non avevo mai cavalcato da allora.
Poi ha ripercorso come è tornato:
Ho fatto uno shooting per la Time 100 con un cavallo, ho preso antistaminici e non ho avuto problemi. Così ieri ho chiesto “posso provarlo?”, mi sono seduto e quando ha iniziato a correre… beh, ho un po’ sussultato! Ma è stato fantastico. Questo è un capitolo nuovo per me: voglio entrare nel mondo dell’equitazione.
Al di là dell’aneddoto, Hamilton si è concentrato anche sulla pista.
Non ho aspettative, ma voglio dare il massimo. La macchina non è progredita, ma c’è potenziale nascosto da estrarre. Se facciamo tutto bene, possiamo fare un passo avanti.
Temi sul piatto: rumor su Horner-Ferrari, gestione radio e trasparenza
Hamilton ha dovuto rispondere anche su voci di possibili colloqui Ferrari-Christian Horner:
Non so da dove vengano. È una distrazione. Noi puntiamo al nostro lavoro, a costruire il futuro insieme e restare focalizzati.
Sul finale di Singapore, quando i freni gli diedero filo da torcere, ha detto:
È stato emozionante e un po’ pericoloso. Il pedale andava a fondo, dovevo andare sui cordoli per non derapare. La penalità? Per me va bene.
Ancora una battuta: nel suo profilo Instagram ha postato un video con la frase “I don’t believe it”,quella che tanti avevano ironicamente associato a Fernando Alonso:
È stata una cosa leggera, divertente. A che serve non prendersi un po’ in giro?

Verstappen non si nasconde: “Vogliamo lottare per la vittoria”
Verstappen, che da quando è finita la pausa estiva ha recuperato 41 punti su Oscar Piastri, è subito chiaro:
Ci proveremo, sì. Le ultime tre gare sono state positive, anche se a Singapore non abbiamo sfruttato tutto il potenziale. Analizzeremo, cercheremo di migliorare.
Alla domanda sulle chance di titolo, dà una risposta netta:
Cinquanta-cinquanta: o lo vinci o no. Non so se la macchina sarà competitiva ovunque. Preferisco pensare gara per gara.
Quando gli viene chiesto dell’evoluzione della vettura, nota un miglior bilanciamento:
Non sovrasta né sottosterza con eccesso. Ogni weekend siamo lì a rifinire. È meglio così, ma non significa automaticamente che vinceremo dappertutto.
Bortoleto: "Primo GP qui, faccio i compiti in simulatore"
Per Gabriel Bortoleto è il debutto ad Austin:
Ho camminato sul tracciato stamattina, il settore uno è veloce e la pista è molto irregolare. Vogliamo vedere come si comporterà la macchina.
Sulla competitività del veicolo:
Quando siamo entrati nei punti abbiamo sfoderato buoni giri in qualifica, ma partendo dietro le difficoltà aumentano. Altri team stanno ancora evolvendo la loro monoposto: è una lotta serrata.
Per prepararsi ha speso molte ore al simulatore:
Non so quante, ma tante. Ora è tempo di tradurre quel lavoro sul tracciato.
Vincenzo Buonpane