F1 | La FIA silura Herbert dal ruolo di steward: "Incompatibile con quello di opinionista"
L'ex-pilota inglese non svolgerà più il ruolo di Commissario ricoperto in seno alla Federazione per il 2025 per incompatibilità con quello di opinionista

Con un secco comunicato diramato durante la mattinata, la FIA ha congedato Johnny Herbert dall'incarico di steward per i Gran Premi di Formula 1, poiché ritenuto "incompatibile" con le sue collaborazioni mediatiche a vario livello ed in particolar modo con il ruolo di opinionista .
Il comunicato della FIA su Herbert
La Federazione Internazionale ha comunicato la propria decisione chiarendone i motivi alla base della stessa:
"È con rammarico che annunciamo oggi che Johnny Herbert non ricoprirà più il ruolo di commissario dei piloti di F1 per la FIA. Johnny è molto rispettato e ha portato nel suo ruolo un'esperienza e una competenza inestimabili. Tuttavia, dopo una discussione, si è convenuto reciprocamente che i suoi incarichi di assistente della FIA e quelli di opinionista per i media erano incompatibili. Lo ringraziamo per il suo servizio e gli auguriamo il meglio per i suoi impegni futuri."
Il “doppio ruolo” del britannico
Johnny Herbert, vincitore di tre GP in F1 e della 24 Ore di Le Mans (nel 1991 con Mazda), aveva iniziato nel 2010 a prestare servizio nel ruolo di driver steward ed è stato tra i primi ad essere invitato ed aggiunto nella sala degli steward, nell'ambito di un'iniziativa volta ad avere a disposizione, tra i commissari giudicanti, il punto di vista di un pilota automobilistico esperto.
Contemporaneamente, l'inglese aveva intrapreso anche la carriera di commentatore televisivo, di cui ricordiamo il ruolo di opinionista per Sky Sports F1 (inglese) dal 2012 al 2022. Prima della stagione 2023 Herbert ha lasciato Sky, ma ha comunque continuato a collaborare nel settore dei media in maniera continuativa ed in più ambiti, sempre nel ruolo di opinionista e in contemporanea agli incarichi di steward nei GP in cui veniva selezionato.
Nel 2024, l'ex pilota di Brentwood ha prestato servizio come steward nei GP in Australia, Austria, Olanda, Italia, Azerbaijan, Singapore, Messico e Brasile, contribuendo al giudizio di questioni "importanti" quali i duelli tra Lando Norris e Max Verstappen in Austria e Messico o il comportamento di Fernando Alonso in Australia, evento nel quale quest'ultimo aveva poi rimediato venti secondi di penalità e tre punti sulla patente per condotta pericolosa su George Russell.
Controversie a livello mediatico
Proprio in seguito alla controversia in pista tra Norris e Verstappen in Austria, Herbert aveva rilasciato le proprie opinioni ad una delle rubriche per cui prestava servizio. La situazione aveva scatenato polemiche, per alcuni commenti critici diretti a Max Verstappen, tanto da spingere quest'ultimo a descrivere le osservazioni come "anomale" ed il padre Jos a commentare, in maniera velata, sul fatto che alcuni steward non avessero...a cuore suo figlio, avendo "più simpatia per certi piloti".
In merito all'evento in questione, Herbert aveva affermato:
"Sono Johnny Herbert, lo steward e il professionista durante il weekend di gara, e Johnny Herbert, un esperto che in altri momenti esprime ciò che pensa. (...) Quando sono uno steward, non esprimo alcuna opinione".
La presenza di Johnny Herbert era inizialmente prevista dalla FIA nell'ambito della rotazione degli steward nell'anno 2025. Successivamente, in Federazione hanno ravvisato quello che potremmo descrivere come un potenziale conflitto di interessi (o, più semplicemente, l'ennesima fonte di contestazione) tra l'attività prestata per i media e quella di steward in pista. In ogni caso il futuro dell'ex-pilota vede un'altra attività legata al mondo delle corse, con il nuovo ruolo di brand ambassador per il team Lola di Formula E.
Dobbiamo sottolineare come sia sicuramente lodevole l'iniziativa FIA, che ha deciso in maniera protettiva su un delicato equilibrio tra le due attività dell'ex-pilota britannico: tuttavia, risulta lecita una riflessione sul punto fino a cui le dichiarazioni e le opinioni espresse da figure di rilievo finiscano per influenzare determinate decisioni. Del resto, anche la questione relativa a Michael Masi era partita con dei richiami piuttosto velati da parte di Toto Wolff: pensiamo male (e facciamo peccato…) o in FIA manca qualcosa?
Luca Colombo