La gara riserva colpi di scena già nel giro di formazione, dove Fernando Alonso (quanto durerà ancora la pazienza dello spagnolo?) ha parcheggiato la propria McLaren per l’ennesimo problema tecnico riscontrato sulla power unit Honda, che dal prossimo anno fornirà anche la Sauber. Partenza dunque abortita e nuovo formation lap.

Allo spegnimento dei semafori Bottas (3°) parte come una scheggia e beffa entrambe le Ferrari portandosi in testa, con Raikkonen che deve difendere la posizione su Hamilton. Nelle retrovie non mancano i contatti e a farne le spese sono Romain Grosjean e Jolyon Palmer, entrambi a muro, con Lance Stroll che qualche metro più avanti perde la monoposto e si gira.

L’incidente tra Grosjean e Palmer costringe la direzione gara all’ingresso in pista della Safety Car, per permettere ai commissari di rimuovere le monoposto incidentate. La classifica congelata che vede Bottas al primo posto seguito da Vettel, Raikkonen e Hamilton. La vettura di sicurezza rientra ai box nel corso della terza tornata, con Daniel Ricciardo che poco dopo (giro 5) è costretto ad alzare bandiera bianca per un guasto all’impianto frenante. La prima parte della corsa è un autentico monologo di Bottas, che impone un ritmo forsennato a cui la concorrenza fatica a replicare (Vettel 2° viaggia intorno ai 5” di ritardo dalla vetta). Discorso opposto per il compagno di squadra Hamilton perseguitato da cali di potenza dovuti alle alte temperature (numerose le comunicazioni audio tra l’inglese e il proprio ingegnere) che non gli consentono di lottare per le primissime posizioni, obbligandolo a un ruolo di comparsa.

Nel corso della 26esima tornata Bottas è il primo tra i top a fermarsi per la sosta, passando – come prevedibile – dalle ultrasoft alle supersoft. Poco dopo viene seguito da Raikkonen e Verstappen (entrambi al 29° giro), successivamente da Hamilton (30). L’unico a non fermarsi è Vettel che continua indisturbato a girare in pista: “Resta fuori e spingi al massimo”, il monito di Adami che incita il tedesco. La tattica della Ferrari è chiara: ritardare il più possibile il rientro ai box del quattro volte iridato grazie anche all’asfalto poco abrasivo di Sochi che non rovina eccessivamente le gomme.

Vettel entra ai box solo al 34° passaggio (8 giri dopo Bottas), montando anch’egli gomme supersoft e tornando in pista secondo. Il tedesco comincia a far leva sulla strategia messa in atto, sfruttando gli pneumatici più freschi e andando così alla caccia di Bottas. Dai 4”6 di distacco tra i due dopo il pit, il gap inizia a scendere sensibilmente nelle tornate successive con Vettel che si porta a tiro DRS.

Gli ultimi giri sono di pura passione per Bottas che si ritrova a pochi metri la SF70-H numero cinque, con i doppiaggi che fanno da fisarmonica tra i due contendenti alla vittoria. Come Felipe Massa che si ritrova davanti a Bottas e Vettel nel corso del 52° e ultimo giro.

Bottas riesce a sbarazzarsi dell’ex compagno di squadra alla staccata del rettifilo principale, mentre Vettel opera il sorpasso (non certo agevole, con annesse lamentele via radio) solo qualche curva dopo. Una situazione che fa perdere terreno al tedesco e che vanifica l’ultima possibilità di attacco nei riguardi di Bottas.

Il finlandese, qualche chilometro dopo, può dar spazio a tutta la propria gioia per il primo sigillo in carriera. A completare il podio, alle spalle di Bottas e Vettel, c’è l’altra Ferrari di Raikkonen (autore del miglior giro) alla prima top three in stagione.

A ridosso del podio c’è un impalpabile Hamilton, a ben 36” di ritardo da Bottas. Quinto Max Verstappen, con l’unica Red Bull superstite in pista. Ancora una volta ottima gara della Force India che piazza entrambe le monoposto a punti grazie al 6° posto colto da Sergio Perez e al 7° di Esteban Ocon. Bene anche Nico Hulkenberg (8°) che precede la Williams di Massa e la Toro Rosso di Carlos Sainz che completa la Top Ten.

Tra due settimane (12-14 maggio) si torna in pista per il primo appuntamento europeo della stagione in Spagna, sulla pista del Montmelò, dove la maggior parte delle scuderie porterà i primi veri aggiornamenti tecnici sulle monoposto. 

Piero Ladisa