L'ennesima prestazione roboante di Marc Marquez ha caratterizzato le qualifiche del GP d'Austria, con lo spagnolo che ha confermato anche al Red Bull Ring il proprio momento magico. Ma su una pista che dal proprio ritorno in calendario è stata un fortino Ducati, la gara potrebbe regalare un confronto ben più equilibrato di quanto i quattro decimi oggi inflitti dallo spagnolo alla concorrenza lascerebbero suggerire.

E' vero, quella dello spagnolo è la terza pole position consecutiva al Red Bull Ring. Ma in gara, le statistiche parlano chiaro. Dal 2016 in poi (ovvero dal momento in cui il rinnovato Red Bull Ring ha fatto il proprio ritorno in calendario) l'Austria è sempre stata terra di conquista per la Ducati. Prima Iannone, quindi Dovizioso (al termine di uno strepitoso duello con lo stesso Marquez) ed infine Lorenzo, vincitore lo scorso anno.

I presupposti sembrano dunque esserci tutti per vivere una gara al fulmicotone, dove per lo spagnolo sarà ben difficile poter imporre il proprio ritmo in solitaria. Dai riscontri sul passo gara, il 93 avrebbe circa un decimo al giro di vantaggio su Dovizioso, anche se maggiori riscontri sono attesi dal warm-up di domani mattina.

Ma in mezzo ai due "litiganti" annunciati, il terzo incomodo potrebbe essere rappresentato da Fabio Quartararo, nuovamente autore di una prestazione maiuscola in qualifica. Per il francese appare comunque difficile prevedere un ruolo capace di giocarsi fino in fondo la leadership, ma un posto sul podio potrebbe essere suo: i suoi contender principali potrebbero essere l'altra Yamaha di Maverick Vinales (il quale ha fallito l'appuntamento con la prima fila per soli otto millesimi) e la Suzuki di Rins, abituato alle grandi rimonte dopo il settimo crono di oggi.

Dovizioso a parte, il Sabato austriaco ha regalato gioie e dolori ai nostri portacolori: a brillare è stato soprattutto Pecco Bagnaia, splendido quinto davanti a Nakagami, mentre Valentino Rossi ha compromesso tutto con un errore nel finale, visto che dovrà scattare dalla decima piazza.

Qualifiche amare anche per Danilo Petrucci (12° dopo una caduta) e Franco Morbidelli, mentre Iannone potrà soltanto fare affidamento sui propri dolci ricordi sul tracciato austriaco per tentare di risollevare il morale suo e dell'Aprilia.

Marco Privitera