La cronaca. Pronti via e i senatori di categoria prendono subito le redini del gioco: al terzetto formato da Morbidelli, Luthi e Marquez, partiti tutti dalle prime posizioni, si aggiunge anche il giapponese Nakagami, scattato addirittura dalla quinta fila. Dopo poche curve incidente per Syarhin, Gardner e Pasini, che aveva ben figurato nel Warm-Up. Il ritmo imposto dai primi della classe divide subito il gruppo in fuggitivi ed inseguitori, capitanati dalla Ktm di Oliveira. Il portoghese sarà l’unico a ricucire sul quartetto, che rimarrà tale perché un evidente calo di gomme toglieranno Marquez dai candidati alla vittoria.

A 15 giri dalla fine Franco Morbidelli esce allo scoperto: nel taschino ha quei 2 decimi sul giro che è ora di utilizzare. L’italo-brasiliano fa cosi una profonda selezione nei confronti del gruppo, prendendosi un gap di sicurezza a cui non dovrà mai attingere. Siamo a 10 giri dalla fine e con la prima posizione in cassaforte, l’obiettivo della telecamera punta principalmente sulla sfida per gli altri posti rimanenti  sul podio. Il duo Nakagami-Oliveira sembra poter ridurre facilmente il gap da Luthi, in apparente difficoltà ed obbligato ad alzare leggermente il passo gara.

L’ultimo drop di gomme vedrà però gli inseguitori costretti ad una lotta interna per il solo terzo gradino del podio: l’orologio svizzero Tom ha saputo gestire sapientemente le gomme per il finale e il classico calo di gomme sarà per lui molto meno accentuato. L’ultimo giro vede così il giapponese Nakagami resistere agli attacchi del portoghese Oliveira, autore comunque di una brillante prestazione alla sua prima gara sulla Ktm, pronta già all’esordio a togliersi grandi soddisfazioni. Bella prestazione per Luca Marini (6°) , un pò di rammarico per Baldassari, finito ottavo ed autore di ottimi tempi solo sul finale di gara, mentre ottimo il dodicesimo posto del debuttante Bagnaia, che conclude dietro alla prima Suter di Dominique Aegerter.

Il nostro Franco Morbidelli ha iniziato la stagione come aveva concluso l’ultimo quarto di stagione 2016, con la grande differenza di essere finalmente consapevole di meritarsi la posizione più alta del podio, da cui difficilmente sarà disposto a scendere.

Andrea Rocca

 

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