"Ci siamo sentiti in dovere di ricorrere a difesa di un patrimonio dell’Italia, non solo di Monza e del territorio. Il ricorso di Formula Imola è grave perché mette a rischio il futuro del GP di F1 in Italia dopo che, a fatica, tutte le istituzioni e gli enti coinvolti stanno chiudendo la delicata partita del rinnovo con la Fom di Ecclestone. E’ perciò un’azione di disturbo inutile e dannosa perché ricordo a tutti, ma in particolare alla parte pubblica che detiene il controllo di Formula Imola spa, che Aci Italia ha agito su mandato dal Governo e del Parlamento. Invece di sprecare energie in azioni di contrasto, molto meglio se enti locali, istituzioni e soggetti di promozione sportiva si mettono a lavorare insieme e in modo coordinato per qualificare l’offerta e attrarre nuove importanti manifestazioni di livello mondiale in Italia, a partire da quelle di carattere motoristico”.

Con questo comunicato il primo cittadino di Monza, Roberto Scanagatti, ha motivato l'intenzione di costituirsi ad opponendum al ricorso presentato da Formula Imola contro il rinnovo del contratto da parte della FOM (la società che gestisce i diritti sportivi e commerciali della Formula 1) a favore di Aci Italia e Sias per lo svolgimento del Gran Premio d'Italia a partire dal 2017. Tra le motivazioni del provvedimento, Scanagatti cita anche "gravi ripercussioni dal punto di vista sportivo, turistico ed economico per la Città di Monza, internazionalmente riconosciuta e conosciuta anche in relazione alla sussistenza del GP d'Italia, nel caso venisse annullato il provvedimento impugnato".

L'accordo per il rinnovo del contratto, che dovrebbe essere della durata di tre anni, prevederebbe una somma di 22 milioni di euro per le gare del 2017 e del 2018 e di 24 milioni per quella del 2019, oltre all'acquisizione da parte dell'Automobile Club Italia del 60% della Sias, la società che gestisce l'impianto, con un altro 25% opzionato dalla Regione Lombardia, che contribuirà con altri 15 milioni complessivi da destinare al GP. Un accordo che sarà con ogni probabilità reso ufficiale nelle prossime settimane.

Il tutto, però, in attesa del pronunciamento da parte del Tribunale Amministrativo del Lazio a cui Formula Imola si è rivolta lamentando, di fatto, l'impossibilità di gareggiare ad armi pari con Monza visto che l'Aci, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità, avrebbe destinato i 12 milioni previsti dalla normativa al consorzio brianzolo escludendo, quindi, quello emiliano.

Il pericolo reale, nel caso in cui in Parlamento dovesse ridiscutere il sostegno economico ad Aci, è la scomparsa dal calendario di Formula 1 del Gran Premio d'Italia. E a perderci, come sempre in questi casi, sarebbero la passione e il calore dei tanti appassionati che, annualmente, hanno affollato nel corso degli anni lo storico impianto brianzolo.

Vincenzo Buonpane