Lewis Hamilton fa fuori Alex Albon a due giri dalla fine del Gp del Brasile tentando un sorpasso in un punto impossibile. Penalizzato di 5'' a fine gara, perde il podio a favore di Carlos Sainz con la McLaren.

Lewis Hamilton sa che oggi l'ha fatta grossa. La manovra su Alex Albon nega un podio meritatissimo al thailandese della Red Bull e al contempo costa cinque secondi di penalità al campione del mondo; Hamilton si scusa rapidamente col suo collega più giovane, ma la sua manovra resta sconsiderata ed eccessiva per un sei volte campione del mondo.

Fuori dal podio dunque Hamilton, retrocesso al settimo posto. A far festa è Carlos Sainz, che sale -virtualmente- per la prima volta sul podio in Formula 1 e riporta un trofeo in McLaren per la prima volta dal 2014, quando è iniziato il lungo calvario di questa era ibrida. Lo spagnolo peraltro è scattato dal fondo dello schieramento, portando a termine una bellissima rimonta con una gara tutta d'attacco. Sotto accusa, ancora una volta, la direzione gara: la decisione di penalizzare Hamilton, giunta dopo la fine della gara priva il team inglese di una festa meritata che ci sarebbe piaciuto vedere in tutta la sua interezza.

La Mercedes vista ad Interlagos non è che una lontana parente della corazzata degli ultimi anni. Si potrebbe dire, come azzardato da Jacques Villeneuve, che si tratti della peggiore freccia d'argento vista in pista nell'era ibrida, lenta in rettilineo e in difficoltà anche nei confronti di una Red Bull che al contrario oggi volava.

Da qui la scelta di Hamilton di tentare il tutto per tutto per riprendersi il secondo posto; impossibilitato a lanciare l'assalto in rettilineo si è dovuto inventare qualcosa di impossibile, che ha impedito una doppietta Red Bull assolutamente meritata.

Appuntamento per rivincita e recriminazioni fra due settimane ad Abu Dhabi, per il gran finale di una stagione lunga ma emozionante.

di Stefano De Nicolo'