Lottare per la vittoria, no: anche oggi la Mercedes, con Nico Rosberg a dominare tutti i 44 giri in programma, è apparsa infatti per tutti di un altro livello. Eppure un doppio podio sarebbe potuto essere un obiettivo perseguibile a Spa Francorchamps, magari capace di accendere gli entusiasmi in vista dell'appuntamento di Monza. E, invece, niente di tutto ciò: alla fine è arrivato un sesto posto con Vettel ed un nono con Raikkonen che in realtà rappresentano un mezzo miracolo, almeno per come si erano messe le cose subito dopo il via. Con le due Rosse scattate come saette dalla seconda fila e capaci di mettersi alle spalle Verstappen, prima che andasse in scena il patatrac in famiglia (il secondo della stagione, dopo quello verificatosi in Cina) capace di compromettere la gara. Gli attori? Vettel all'esterno, Verstappen all'interno e Raikkonen chiuso a sandwich in mezzo agli altri due.

La Source storicamente costituisce una trappola nelle convulse fasi del via, con tanti contatti verificatisi nel corso degli anni che hanno deciso gare dopo pochi metri: un elemento che da piloti di Formula 1 ci si attende possa essere tenuto in considerazione, senza la necessità di voler vincere la gara a tutti i costi al primo giro. Niente da fare, invece, almeno stavolta: Vettel ha infatti chiuso troppo repentinamente la traiettoria, non lasciando il necessario spazio al compagno a sua volta impossibilitato a stringere sul cordolo per l'attacco interno contemporaneamente portatogli da Verstappen. A volte tutto si decide per una frazione di secondo: una manovra errata, un difetto di valutazione, una staccata troppo ritardata possono fare la differenza. Così come i centimetri: quelli indispensabili per transitare incolumi dalla prima curva, per evitare di incorrere in contatti.

Stavolta, invece, qualcosa non ha funzionato. L'uomo-sandwich Kimi si è ritrovato stretto da Seb da un lato e toccato da Max dall'altro. Il risultato? Gara compromessa per tutti e tre, con il secondo harakiri stagionale in rosso che è sembrato quasi voler replicare quanto già accaduto a Shanghai. Le gare sono però anche queste: nessuna polemica interna (ci mancherebbe altro...) e sotto a lavorare per la prossima gara. Anche perchè a Monza, di fronte al pubblico di casa, non saranno ammessi svarioni: dopo una stagione avara di soddisfazione anche i fans meritano di vedere una Ferrari finalmente protagonista. A meno che l'ombra minacciosa di una Red Bull alla prima curva non mandi nuovamente in tilt i piani del Cavallino...

Marco Privitera

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