A una settimana di distanza dal Gran Premio degli Stati Uniti, che ha visto la vittoria di Lewis Hamilton sul compagno di squadra Nico Rosberg, va in scena l’appuntamento brasiliano, il penultimo di questo Mondiale di Formula 1. La gara si disputa sul circuito di Interlagos, intitolato nel 1985 a Carlos Pace, pilota brasiliano deceduto in incidente aereo il 18 marzo 1977. Proprio sul circuito di Interlagos, Carlos ottenne la sua unica vittoria in Formula 1 e con questa biografia vogliamo ripercorrere la sua carriera.

José Carlos Pace nasce il 6 ottobre 1949 a San Paolo del Brasile.

Comincia la sua carriera con le vetture turismo nel 1963, a bordo delle quali vince il campionato nazionale per tre anni di fila dal 1967 al 1969.

Nel 1970, insieme all'amico-rivale Wilson Fittipaldi, si trasferisce in Europa per partecipare al campionato di Formula 3 con una Lotus del team Jim Russel: nonostante Pace non conoscesse i circuiti europei riesce a vincere il campionato a fine anno.

Dopo questo successo, l'anno dopo corre nel campionato di Formula 2 europeo con una March, ma la stagione si rivela veramente deludente, visto che Pace riesce a cogliere solo una vittoria in una gara non valida per il campionato a Imola.

Ottenuta la fiducia di Frank Williams, nonostante la deludente stagione in F.2, Pace fa il suo debutto nel 1972 in Formula 1, pilotando una March 711 del team di Frank Williams. I risultati non sono entusiasmanti, complice la vettura poco competitiva, ma nonostante ciò Pace riesce a cogliere dei punti con il sesto posto in Spagna e il quinto in Belgio.

Durante l'anno continua a correre in Formula 2 con una Pygmée, prima di passare a una TS10 con cui ottiene un giro veloce a Enna, seguito da un secondo posto dietro al futuro campione del mondo Mike Hailwoode al Salzburgring. Corre inoltre nella Can-Am e con la Ferrari ottiene un secondo posto alla 1000Km dell’Osterreichring.

Verso la fine della sua prima stagione annuncia a Frank Williams di volersi unire del team di John Surtees. Il figlio del vento si è espresso con queste parole su John Surtees: "Ho pensato che Carlos era un talento superbo. Ha avuto un buon rapporto con la macchina e gli ha permesso di esibirsi in diverse condizioni e di guidare senza problemi. Aveva un buon temperamento e poteva arrabbiarsi per diverse cose, ma in generale è stato accomandate e abbiamo sempre avuto un buon rapporto."

Nonostante Frank Williams avesse cercato di trattenere il pilota, Pace si trasferisce alla Surtees per la stagione 1973. Dopo un inizio un po' sottotono, il brasiliano riesce a ottenere punti con il quarto posto in Germania e il terzo posto in Austria, ottenendo in entrambe le gare il giro più veloce. Nel corso dell’anno prende parte anche a tre gare di Formula 2 per Surtees, e partecipa alla 24 ore di Le Mans insieme ad Arturo Merzario ottenendo un secondo posto.

Il secondo anno alla Surtees comincia con un ottimo quarto posto nella gara di casa in Brasile, ma dopo il Gran Premio di Svezia Carlos si separa dal team per diverse divergenze interne alla scuderia. Dopo aver saltato la gara in Olanda, torna in Francia guidando una vecchia BT42 del team Hexagon Racing non riuscendo a qualificarsi; già dalla gara successiva, però, Pace sostituisce Rikki von Opel nel team Brabham, disputando le ultime gare della stagione e arrivando quinto in Italia siglando il giro più veloce, prima di giungere secondo negli Stati Uniti dietro al compagno Carlos Reutemann.

La stagione 1975 comincia con il ritiro in Argentina, prima di ottenere quella che sarebbe stata la sua prima e unica vittoria in occasione della gara di casa. Dopo essere scattato dalla sesta posizione, Pace riesce ben presto ad avere la meglio nei confronti della McLaren di Fittipaldi e del duo Ferrari composto da Lauda e Regazzoni, prima di approfittare nel finale di un guasto accusato dal leader Jarier ed involarsi verso la bandiera a scacchi. Nella gara successiva, in Sud Africa, il brasiliano ottiene la sua unica pole position in carriera, salvo poi terminare in quarta posizione. Nel proseguire della stagione ottiene il terzo posto a Montecarlo, il quinto posto in Olanda e il secondo posto in Gran Bretagna. Conclude la sua migliore stagione in Formula 1al sesto posto con 24 punti.

Dopo questa ottima annata decide di rimanere ancora con la Brabham anche nella successiva stagione. La BT45 si rivela meno competitiva rispetto a quella della passata stagione, a causa del passaggio dai motori Cosworth a quelli pesanti dell’Alfa Romeo. Riesce a ottenere punti solo in tre occasioni: il sesto posto in Spagna ed il quarto posto in Olanda e Germania.

Nel 1977, rimasto ancora fedele alla Brabham, conquista il secondo posto in Argentina, dopodiché si ritira in Brasile ed arriva tredicesimo nel Gran Premio del Sud Africa.

Sarebbe stata quella la sua ultima gara in carriera, poiché il 18 marzo 1977 muore in un incidente aereo alla vigilia del Gran Premio degli Stati Uniti. Lo schianto avviene nei pressi di Mairipora, città dello stato brasiliano di San Paolo, e con lui perirono anche il pilota e un altro passeggero.

Chiara Zaffarano

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