Ormai il Trofeo Nappi è un must per tutti gli specialisti delle salite nostrane e non solo; è un evento per concludere idealmente la stagione agonistica in un ambiente più familiare, dove l’importante è divertirsi senza tralasciare un po’ di sano agonismo. La ricetta vincente è stata confermata anche quest’anno e le adesioni in massa hanno confermato, ancora una volta, il buon lavoro svolto dalla Scuderia Vesuvio. Ben 150 i partenti dislocati in varie classi: dai prototipi alle storiche, passando per le GT e le minicar con motore motociclistico.

Nella sfida, costituita da due turni da 5 giri cronometrati ciascuna, ad avere la meglio è stato Piero Nappi sulla Norma M20 FC Zytek, che ha preceduto Tommaso Carbone, su Osella PA 2000 Honda, e Giovanni Nappi su Osella PA 21 EVO. Ma non è stata un passeggiata per Piero Nappi autore di un ottimo crono nella prima gara, ma di un lungo, nella seconda manche, che gli ha fatto tremare i polsi; alla fine è riuscito ad avere la meglio su un arrembante Carbone. Prestazione da incorniciare per Vito Postiglione che, con la Wolf Thunder, ha acciuffato il quinto posto assoluto e primo di classe: il lucano, esperto pilota GT, ha ben figurato con una vettura che ha scoperto direttamente sul circuito.

Prima vittoria assoluta per l’Alfa Romeo 4C con al volante Marco Gramenzi: la vettura, costruita da zero, è stata progettata e sviluppata con maestria e costanza dal pilota teramano e dal suo team, che finalmente hanno potuto festeggiare la vittoria tanto desiderata e che fa ben sperare in ottica CIVM 2019. A seguire la Porsche 997 di Sabato Di Mauro, in crisi di assetto nella seconda manche, terza la Seat Leon di Gabriele Mauro.

Ma oltre alle ventitre gare, a deliziare gli appassionati e tifosi giunti sul circuito alle porte di Salerno è stato Fabrizio Giovanardi, che ha portato al debutto assoluto la nuova Ford Ka+, un progetto nato dalla Four Project Italia che animerà il nascente Trofeo Plus sugli autodromi e sulle salite italiane nel prossimo anno.

Da Salerno – Michele Montesano