Sicuramente quella che ci lasciamo alle spalle sarà ricordata come una delle gare più pazze degli ultimi anni. A Misano i colpi di scena non si sono fatti attendere, arrivando fin dalla griglia di partenza dove un incolpevole Michele Pirro ha visto sfumare la sua meravigliosa seconda fila per colpa di un problema tecnico. In gara non è mancato nulla per garantire lo spettacolo: si parte con le slick, poi acqua e dentro tutti per cambiare la moto, quindi ancora sole e allora altro valzer ai box per saltare in sella di nuovo alle moto settate per l’asciutto. In tutto questo abbiamo visto un campione del mondo cadere, perdendo così punti nel Mondiale, e piloti solitamente protagonisti nelle retrovie giungere in zona podio.

In tutto questo i più delusi sono sicuramente i due alfieri della Yamaha Rossi e Lorenzo, che erano in testa alla gara al momento del cambio moto; il primo si è dovuto accontentare di un quinto posto dovuto alla sbagliata strategia, che se non fosse stato per il ritiro di Lorenzo saprebbe di fallimento, mentre per il secondo la giornata di Misano (dopo i tempi stratosferici del venerdì e del sabato) è da archiviare e dimenticare nel modo più veloce possibile.
La strategia ha invece premiato il campione in carica della Honda Marc Marquez che, dopo aver anticipato i due centauri blu nel cambio moto, ha conquistato una vittoria che contribuisce a dar morale nella peggiore annata da quando è approdato nella classe regina, mentre gli altri due classificati a podio sono stati gli inglesi Bradley Smith (Yamaha) e Scott Redding (Honda).

Al termine della gara il leader della classifica Valentino Rossi ha dichiarato la propria delusione per un quinto posto che davanti al suo pubblico di casa sa tanto di delusione ma, considerato l’errore del compagno di squadra, è comunque da considerarsi un importantissimo passo in ottica mondiale: “Rientrare prima era la scelta migliore, ma anche la più rischiosa per il mondiale” ha spiegato Vale. “Certamente sono deluso per non essere riuscito a fare almeno podio qui a Misano, però non potevo prendere troppi rischi; mi sto giocando il mondiale con Jorge e ogni punto guadagnato è importantissimo”.

Il compagno di squadra di Rossi, deluso per il brutto errore, ha dichiarato il suo obiettivo per le prossime gare: vincerle tutte oppure arrivare secondo dietro Marquez: «Rimango positivo, non è ancora precluso nulla. Dobbiamo rimanere concentrati. Sono in forma e sull’asciutto mi sento di poter vincere in tutte le piste". I punti di distacco dal numero 46 sono ora 23, a cinque gare dal termine di una delle più avvincenti stagioni degli ultimi anni.

Tra i protagonisti in positivo, invece, non possono non essere citati i componenti del podio, che vede per la prima volta quest’anno due portacolori della Gran Bretagna: Bradley Smith, secondo classificato, e Scott Redding, terzo e al primo podio in carriera in MotoGP, oltre naturalmente al vincitore Marquez.
La strategia di Bradley Smith è stata sicuramente la più rischiosa in quanto non è mai rientrato a cambiare la moto per tutta la durata della gara: 26 giri con le gomme slick. A volte però, come dichiarato dallo stesso Smith, la fortuna aiuta gli audaci e senza mollare l'inglese ha chiuso questo appuntamento con un meraviglioso secondo posto, che rappresenta il secondo podio in carriera per lui.

Discorso diverso per Scott Redding: una gara, la sua, che pareva essere rovinata a seguito di una caduta pochi giri dopo l’inizio della gara: “Mi si è chiuso l’anteriore e sono andato dritto. Dopo essere tornato in pista avevo poco feeling con le gomme da bagnato, così ho pensato di non aver nulla da perdere e sono rientrato per cambiare moto. Ho iniziato a spingere, sono riuscito a prendere Baz, non ho più mollato ed eccomi qui!” Protagonista di un simpatico episodio il pilota inglese, che per colpa della troppa adrenalina è caduto anche poco dopo aver tagliato il traguardo.

Il vincitore della gara è stato invece lo spagnolo della Honda Marquez che, rimanendo per lunghi tratti dietro alle Yamaha di Rossi e Lorenzo, ha potuto osservare il veloce degrado delle gomme e le condizioni dell’asfalto, come spiegato dallo stesso Marc a fine gara: “Non appena la moto ha iniziato a muoversi troppo ho deciso di non esitare e mi sono detto: ‘Ok, ora devo cambiare’. Quando sono rientrato la pista era asciutta ma avevo difficoltà ad individuare le zone ancora bagnate. E’ bello essere di nuovo sul podio. Il mio obiettivo era la vittoria e siamo felici di averla raggiunta, ora cercheremo di ripeterci da qui alla fine del campionato”.

Merita sicuramente una citazione anche il pilota delle Fiamme Oro Michele Pirro, capace al sabato di piazzare la sua GP15 davanti a quelle dei due piloti ufficiali Iannone e Dovizioso. Sulla griglia di partenza la sua Ducati ha iniziato a fare i capricci e di accendersi proprio non ne voleva sapere. Il pugliese, visibilmente deluso, ha analizzato il problema tecnico a fine gara: “Non ha funzionato la pompa della benzina, le moto sono fatte da componenti e purtroppo a volte uno di questi può guastarsi. Sono deluso perché occasioni come questa non mi capitano spesso e oggi sono convinto che avrei potuto dare battaglia anche sull’asciutto con i due Andrea. Pensavo davvero che qui, sulla pista del “Sic” si potesse fare qualcosa di bello ma è andato tutto storto.”

Alessandro Gazzoni