Già ai tempi del suo debutto in Formula 1, Mika Hakkinen aveva messo in mostra il suo talento, riuscendo ad ottenere il quinto posto nella sua terza gara con una Lotus non certo veloce in occasione del Gran Premio di San Marino. Dopo una seconda stagione con la Lotus che lo vede sfiorare il podio in due occasione, Ron Dennis (notando il talento cristallino del finlandese) decide di portarlo alla Mclaren come terzo pilota per la stagione 1993. Dopo l’appiedamento di Michael Andretti, Mika diventa pilota titolare e si trova come compagno di squadra un certo...Ayrton Senna, al suo ultimo anno nella scuderia inglese, riuscendo nelle ultime gare a tenere testa ai tempi del brasiliano. Con la partenza di Ayrton nel 1994, il finlandese prende in mano le redini della squadra e riesce ad ottenere sei piazzamenti a podio. L’anno dopo tenta di ottenere il massimo con una McLaren non propriamente competitiva, ma nelle prove del Gran Premio d’Australia ad Adelaide è vittima di un terribile incidente. Hakkinen finisce in coma, ma grazie alla sua enorme forza di volontà riesce a riprendersi fisicamente e in breve tempo, è pronto a tornare a correre per la stagione 1996.

Sempre in Australia, ma stavolta sul circuito di Melbourne, riesce subito ad andare a punti, concludendo il campionato al quinto posto assoluto. Nell’ultima gara della stagione 1997 riesce a cogliere il primo successo in Formula 1 a Jerez, nel giorno in cui Jacques Villeneuve riesce a conquistare il suo titolo iridato. Nel 1998 scoppia la sua rivalità con Schumacher per la lotta nel titolo: uno scontro sempre pulito e corretto tra i due piloti che si scontrano per tutta la stagione. Nell’ultima gara a Suzuka, Hakkinen vince e conquista il suo primo titolo iridato. Nel 1999, Schumacher rimane vittima di un brutto incidente a Silverstone e il suo rivale per il titolo diventa Eddie Irvine, ma anche questa volta il finlandese realizzerà un vero e proprio capolavoro di follia e bravura alla guida della sua Mclaren. Nel 2000, a Spa, Mika Hakkinen dà una lezione di guida a Michael Schumacher: il tedesco impegnato nel doppiaggio di Zonta, non si accorge della presenza del finlandese. Zonta rimane in mezzo e Mika passa sia lui che il tedesco, prendendosi la testa della gara e vincendola. A fine gara Mika Hakkinen spiegherà a gesti e a parole quella manovra a Schumacher, che a fine stagione diventerà campione del mondo con la Ferrari. Nel 2001, Mika Hakkinen ha perso la sua voglia di correre e annuncia il suo ritiro dalle corse. Nella sua ultima stagione in Formula 1 colleziona parecchi ritiri e conquista due vittorie. Ritornerà a correre nel 2004 nel DTM fino al 2007, mostrando la sua bravura in mondo totalmente diverso da quello della Formula 1. Il finlandese volante rimane nei cuori dei tifosi della Mclaren e della Formula 1, come un pilota straordinario, tenace e gentiluomo. La sua rivalità con Schumacher, nel corso degli anni, è sempre stata uno scontro leale e pulito su tutte le piste. Di fronte al suo compleanno, bisogna applaudire cinquanta volte per ciò che ha segnato e firmato nel mondo delle corse.

Chiara Zaffarano