Credits: Formula 1
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Il sabato grigio di Budapest si è colorato a forti tinte rosse con Charles Leclerc: il monegasco ha riportato otto anni dopo la Ferrari in pole position nel GP Ungheria di Formula 1 con una qualifica che definire sorprendente sarebbe un eufemismo. Un risultato talmente sbalorditivo che va in qualche modo a mascherare la cocente delusione di Lewis Hamilton per un’altra eliminazione nel Q2.

La desolazione di Hamilton: “Sono inutile, la Ferrari dovrebbe cambiare pilota”

La giornata era partita sotto il migliore degli auspici per entrambi i piloti, con Leclerc e Hamilton che avevano concluso la terza sessione di prove libere in terza e quarta posizione subito dietro alle McLaren di Piastri e Norris. Poi in qualifica lo scenario meteorologico è cambiato tra l’arrivo di una perturbazione che ha portato ad alcune isolate gocce di pioggia e ad un abbassamento delle temperature sull’asfalto dell’Hungaroring.

Hamilton Ferrari Qualifica GP Ungheria F1 2025
Credits: Scuderia Ferrari HP / X.com

Dopo aver passato il Q1 senza troppi problemi, nel Q2 sia Charles che Lewis effettuano il primo stint con gomme usate: qui nascono i primi grattacapi con dei giri non perfetti che lasciano entrambi a rischio eliminazione. Leclerc si migliora abbastanza con gomme nuove per finire quinto e salvarsi, Hamilton no e rimane fuori in 12a posizione con tanto di lamentela via radio col suo “Every time! Every time!”.

Nelle dichiarazioni post-gara ai microfoni di Sky, poi, un Hamilton affranto e quasi depresso sembra alzare la bandiera bianca spiegando il destinatario del suo messaggio alla radio:

Mi riferivo soltanto a me stesso. Cosa mi manca per portare al limite la monoposto come fa Charles? Non lo so, me lo chiedo anche io. Davvero, non ho una risposta sul cosa fare. Sono assolutamente inutile: il team non ha problemi visto che la seconda macchina è in pole, forse bisogna solo cambiare pilota.

L’incredulità di Leclerc: “Non capisco più niente, non mi aspettavo per niente la pole”

Rimasto solo nel Q3, Leclerc si è concentrato sul fare il miglior lavoro possibile. Nel primo run con gomme usate firma un sesto tempo assolutamente ordinario, ma il capolavoro arriva nel secondo run con soft nuove: con un secondo settore eseguito alla perfezione, il monegasco è riuscito a fare meglio delle imprendibili McLaren, così da prendersi una insperata prima pole position di stagione, talmente insperata che lo stesso Charles nel team radio all'ingegnere Bryan Bozzi ha reagito con un “Whaaaat?!” e con tante risate incredule.

Tale sensazione è rimasta anche nelle interviste ai microfoni di Sky Sport F1 Italia, dove Leclerc ha ricominciato dalle parole del parco chiuso:

Non so come ho fatto, questo è il giorno in cui non capisco più niente della Formula 1. Nelle prove libere sapevo di aver messo dei giri molto buoni e che non c’era molto di più, nel Q1 e Q2 la macchina era molto difficile e ho fatto molta fatica ad arrivare al Q3. Non mi aspettavo per niente la pole, pensavo di fare P4 e P5, ma sono contento perché a Spa avevo detto che stavo iniziando a ritrovare il feeling in qualifica e questo giro in condizioni non facili è la conferma. Devo ringraziare anche il team perché gli aggiornamenti portati a Spa hanno fatto la differenza e questo è di buon augurio per il resto della stagione.

Proseguendo sui cambiamenti delle condizioni meteo, Leclerc ha espresso la sua visione su quanto fatto dalla Ferrari e dagli altri team soprattutto nell’ultima sessione di qualifiche:

Non penso solo che siamo stati i più bravi ad interpretare il cambiamento, ma anche che siamo stati gli unici in Q3 che sono riusciti a mettere tutto insieme ed è una combinazioni di fattori tra cambiamenti alla macchina e un giro in cui sono molto contento. Cambia molto la prospettiva del weekend, partendo primo qua si può sognare. Di solito vado meglio al sabato che alla domenica, questa volta mi ritrovo con una macchina che va all’incontrario, ossia meglio in gara che in qualifica. Oggi abbiamo fatto un lavoro migliore di quello in cui speravamo, non era la nostra posizione e domani dovremo concentrarci per tenerla.

Vasseur: “Leclerc ha fatto la pole più difficile, per Hamilton è questione di centesimi”

La soddisfazione per la pole viene amplificata anche dalle parole del team principal Fredéric Vasseur, che nel post-gara ha risposto a Sky Sport F1 Italia alla domanda se quella di Charles a Budapest fosse stata la pole position più bella della sua carriera:

Non so se sia la pole più bella, ma senza dubbio è stata la più difficile, avevamo sofferto in tutta la stagione a mettere le gomme nella giusta finestra. In Q2 non eravamo troppo lontani dall’avere entrambe le macchine fuori e per qualche decimo ci siamo salvati. Alla fine però Charles ha messo le gomme nella finestra al momento giusto nel giro di preparazione, è tutto molto sensibile con un delta di un decimo. Ci è andata bene, alla fine siamo tutti al limite con le gomme e noi abbiamo faticato tanto ad inizio stagione. Poi c’è stata qualche goccia di pioggia oltre che a degli alti e bassi nelle prime due sessioni e poi siamo tornati probabilmente più forti di quanto ci aspettassimo nel Q3. E’ andata molto bene alla fine, ma dobbiamo ricordarci che non è stata semplice e dobbiamo capire come mai ci sono stati così tanti alti e bassi.

A tal proposito, Fred è tornato sul Q2 in cui ha visto l’eliminazione sorprendente di Hamilton e sull’adattamento difficile che sta continuando ad avere con la monoposto di Maranello:

Sappiamo che il modo in cui gestisci il giro di lancio è cruciale per la prestazione delle gomme, poi è tutto al limite. Nella prima e seconda sessione è stato frustante per noi perché dopo le libere non eravamo da nessuna parte: Lewis è uscito nel Q2 e anche Charles c’era mancato poco. Difficoltà Lewis? Questione di centesimi, alla fine non si sa mai come si va nel giro di preparazione, la finestra è molto ristretta. Dobbiamo imparare da questo perché il risultato è buono ma non possiamo sederci sugli allori. Per la gara? Nella simulazione passo eravamo molto forti rispetto alla McLaren soprattutto sulla costanza, ma dovremo concentrarci su noi stessi e sul fare una buona strategia con un buon approccio alle gomme.

Andrea Mattavelli