In particolar modo, la casa dei quattro anelli si è presentata a Campagnano di Roma con la sua nuova RS5, presentata già lo scorso 7 marzo al Salone di Ginevra. Ispirata all’ultima RS5 stradale, la neonata di Ingolstadt non sfoggia soltanto una livrea accattivante, ma presenta anche importanti novità aerodinamiche, oltre ad una potenza di 50 cavalli superiore a quella dello scorso anno. A portarla al debutto ci hanno pensato Nico Muller, Jamie Green e Mattias Ekstrom, i quali si sono alternati alla guida nel corso delle tre giornate.

Anche la Mercedes, così come l’Audi, si è affidata a tre piloti per questa occasione: il primo a mettersi al volante della C63 AMG è stato il canadese Robert Wickens, per poi cedere il sedile a Gary Paffett il mercoledì. Infine, il giovedì, è toccato a Edoardo Mortara salire a bordo della vettura di Stoccarda in occasione dell’ultimo giorno di prove.

La BMW, invece, si è presentata all’autodromo ”Piero Taruffi” con due soli piloti, Tom Blomqvist e Maxime Martin, lasciando dunque a casa il campione in carica Marco Wittmann. Mentre Mercedes e Audi hanno reso noti alcuni dei lori dati, come ad esempio i chilometri effettuati (2121 la seconda contro i 2116 della prima), il marchio di Monaco di Baviera ha preferito rimanere in silenzio.

La sessione si è rivelata particolarmente importante anche al fine di testare "sul campo" la validità delle innovazioni regolamentari che da quest'anno caratterizzaranno la serie: dai propulsori maggiormente potenti (50 cv in più) ad una semplificazione del pacchetto aerodinamico che vedrà anche una maggiore incidenza del DRS, fino alla standardizzazione delle sospensioni ed all'utilizzo di una mescola più morbida per quanto riguarda le gomme Hankook.

Conclusa questa esperienza italiana, il DTM è pronto a rientrare in patria, ad Hockenheim, dove dal 3 al 6 aprile si svolgerà la terza e ultima sessione di test prestagionali: il tutto in attesa del primo round stagionale che avrà luogo nel primo weekend di maggio.

Carlo Luciani