Senza dubbio il WTCR si preannuncia come un campionato ricco di spunti d’interesse, oltre che di nomi di spicco per quanto concerne i piloti: con le giovani promesse che andranno ad affiancare le vecchie glorie che non hanno per nulla intenzione di abdicare; sarà nutrita la rappresentanza di marchi automobilistici (ben sette per ora), senza sottovalutare un netto calo dei costi sostenuti dai team.

Il boss della serie, François Ribeiro, ha deciso di non ammettere l’ingresso diretto da parte dei costruttori per evitare un’escalation di costi accettando, allo stesso tempo, di perdere la titolazione di Campionato sostituita ora da Coppa (che non assegna il titolo ai costruttori). Ma sicuramente non si è persa la quantità e la qualità dei partecipanti unendo i migliori driver del WTCC e della TCR International Series: si comincia dai rispettivi campioni in carica Thed Björk (sulla Hyundai dell’Yvan Muller Racing) e Jean-Karl Vernay (sempre nelle fila del Leopard Team ma quest’anno con le Audi RS3 LMS).

Anche gli altri driver, che affolleranno lo schieramento, non sono da sottovalutare: dal sempreverde Tom Coronel (su Honda Civic Type R del Boutsen Ginion Racing), al rientrante Yvan Muller (nella duplice veste di pilota e titolare dell’omonimo team), senza dimenticare Rob Huff (sulla Volkswagen Golf GTI del Sebastien Loeb Racing), James Thompson (accasatosi all’ultimo con il Münnich Motorsport) e Norbert Michelisz (sulla Hyundai i30 del BRC Racing Team). La pattuglia tricolore sarà composta da tre veterani che non hanno bisogno di presentazioni: Gabriele Tarquini nelle file del team BRC, mentre la compagine del team Mulsanne sarà totalmente tricolore con le Alfa Romeo Giulietta preparate della Romeo Ferraris e guidate da Fabrizio Giovanardi e Gianni Morbidelli. Unica nota dolente l’assenza del bi-campione della TCR International Series Stefano Comini.

La novità assoluta riguarda il format del weekend: il sabato ci saranno la prima qualifica e rispettiva gara, seconda qualifica e gara due la domenica, con posizioni invertite, a chiudere la terza manche che assegnerà un punteggio più alto. Ricordiamo che il Mondiale, per il biennio 2018-19, seguirà le regole TCR redatte dalla WSC che prevede delle vetture con un’aerodinamica meno spinta e sofisticata, dotate di trazione anteriore e di motori turbo in grado di erogare una potenza massima pari a 350 cavalli. A livellare le prestazioni delle auto ci penserà il BOP (Balance of Performance): equiparando le vetture con zavorra fino ad un massimo di 60 kg.

I team dovranno schierare, obbligatoriamente, almeno due vetture per competere nella classifica ad essi riservata. Il calendario sarà composto da dieci eventi per un totale di trenta gare con il classico finale nella “roulette” di Macao, purtroppo manca una tappa nel nostro paese, con la speranza che possa tornare nella prossima stagione trainata dai bei risultati conquistati sul campo dai nostri portacolori.

Calendario WTCR 2018:
7-8 Aprile - Marrakech
28-29 Aprile - Hungaroring
10-12 Maggio - Nurburgring Nordschleife
19-21 Maggio - Zandvoort
23-24 Giugno - Vila Real
4-5 Agosto - Termas de Rio Hondo
29-30 Settembre - Ningbo
6-7 Ottobre - Wuhan
27-28 Ottobre - Suzuka
15-18 Novembre - Macao

 

Michele Montesano