Scatta questo weekend da Marrakech la decima edizione del WTCC, il campionato mondiale per vetture Turismo che presenta quest'anno numerose novità ai nastri di partenza. A partire dalle nuovissime Tc1, le auto dotate di un surplus di potenza pari a 60 cv rispetto allo scorso anno, dotate di carreggiata maggiorata e di un pacchetto aerodinamico che consentirà loro di viaggiare ad un ritmo fino a 5" al giro più veloce. Vengono accantonate così le "vecchie" Tc2, utilizzate dal 2011 al 2013: esse daranno infatti vita da questa stagione all'apposito Trofeo Yokohama.

Ma grandi novità presenta anche il parco partenti, con un duo da sogni che promette scintille: Citroen e Sebastien Loeb. La casa francese ha sfornato la nuova C-Elysée, girando con regolarità durante i test invernali e candidandosi da subito ad un ruolo da protagonista. E non potrebbe essere altrimenti, visto che gli alfieri ai quali si affida non sono certo piloti qualunque. A partire da Yvan Muller, quattro volte iridato e re della categoria, passando per l'argentino Josè Maria Lopez sino a concludere con Sua Maestà dei Rally: mister Sebastien Loeb, 9 volte campione del mondo che debutta quest'anno a tempo pieno nel Mondiale Turismo dopo l'esperienza dello scorso anno in Porsche Supercup. I rivali, però, non staranno di certo a guardare: prima fra tutte la Honda, che piazza al volante della Civic la solida coppia formata da Gabriele Tarquini e Tiago Monteiro, più le formazioni satellite con Michelisz e Bennani. Per quanto riguarda la Chevrolet, saranno ben sei le Cruze che verranno schierate dai team Roal, Munnich e Campos: a dare battaglia saranno, tra gli altri, tom Coronel, Tom Chilton ed il rientrante Gianni Morbidelli, reduce dai trionfi nella Superstars Series. Infine la Lada, la quale si affiderà ai confermati Thompson e Kozlovskiy ed al campione 2012 Rob Huff. Uno spettacolo che sarà accentuato anche dalla nuova formula dei weekend, con l'adozione del Q3 per i top 5 nelle qualifiche, la partenza da fermo e l'estensione delle gare a 60 km. Start your engines!

Marco Privitera

{jcomments on}