LA GARA. Per effetto dell’inversione di griglia di gara-2, abbiamo questa griglia di partenza: Melandri-Van Der Mark-Syke in 1^ fila, Lowes-Rinaldi-Razgatlioglu in 2^ fila, Davies-Fores-Rea in 3^ fila. Torres è regolarmente in pista dopo aver saltato gara-1, manca come sappiamo Camier dopo lo sfortunato crash di ieri nel quale ha coinvolto anche lo stesso Torres e Savadori.

Come sempre gli capita quando parte dalla terza fila, Rea ha uno scatto fulmineo ed è subito nelle prime posizioni insieme a Melandri, partito meglio dalla “pole” questa volta ed alle Yamaha di Van Der Mark e Lowes. Scatto non felice invece per Sykes e soprattutto per Davies che deve un po’ sgomitare per tornare sul gruppo di testa. Grande bagarre in testa con Melandri che si fa scavalcare da Van Der Mark con Rea già in terza posizione, dopo aver passato Fores. Proprio quest'ultimo disputa una gara sontuosa fino a 10 giri dalla fine quando perde l’anteriore all’ingresso dell’ultima curva dicendo addio ai suoi sogni di gloria.

C’è grande spettacolo in pista con manovre un po’ al limite ma nessun pilota se ne lamenta. Davies sgomita un po’ per riportarsi sul gruppo di testa dopo una partenza non felicissima e ci riesce passando nell’ordine Sykes, Rinaldi, Razgatlioglu e la Yamaha di Lowes incollandosi a quella gemella di Van Der Mark. Davanti a loro si è formato il terzetto composto da Rea, Melandri e Fores che ha approfittato delle scaramucce tra Chaz e Magic Mickey per prendere metri di vantaggio.

Che la stagione di Johnny non fosse partita sotto i migliori auspici lo si capisce anche dal fatto che il tricampione non riesca a scappare via, faticando a tenere a bada le Ducati di Fores e Marco Melandri. Rea ci mette sempre del suo ma è chiaro come la sua verdona soffra il confronto con la bicilindrica bolognese. La misura della Kawasaki con il taglio giri motore la dà però Sykes, gara veramente incolore per il team mate di Johnny.

Continua nel frattempo la gara da sogno di Michael Rinaldi. Dopo essersi liberato delle Kawasaki di Sykes e Razgatlioglu, la terza Panigale ufficiale si incolla alle Yamaha di Lowes e Van Der Mark riuscendo peraltro a stare per buona parte della gara davanti a loro salvo poi cedere nel finale per problemi di gomma anteriore. Michael deve ancora imparare a gestire la gomma finita a fine gara: è questa la grande differenza tra Stock 1000 e Superbike.

Fores, come in gara-1 ieri, è molto aggressivo e vuole fortemente centrare la sua prima vittoria in carriera in Superbike. Dopo aver passato Melandri con una gran manovra, lo spagnolo buca anche Johnny Rea in staccata prendendosi il comando della gara. Ma sul più bello il minimo errore lo paghi caro e così succede per il rider del team Barni. Eccesso di foga in ingresso dell’ultima curva e scivolata che apre la strada a Rea, con Melandri alle sue spalle e Davies terzo che ha ricucito lo strappo a suon di giri veloci e si candida ad una possibile vittoria finale della gara nella “sua” Aragon.

Rea si volta anche per capire dove sono i suoi avversari, appiccicati al codone della sua moto. Dopo le varie prove di sorpasso, Chaz entra un po’ garibaldino su Marco chiedendogli anche scusa per la manovra. La grande rimonta del gallese non si ferma, favorita dal fatto che Rea non ha il passo per scappare via.

Gli ultimi giri della gara sono da puro cardiopalma. Davies centra il sorpasso su Rea con la sua proverbiale staccata in curva 1 ma va leggermente lungo e Johnny prova ad approfittarne. Chaz però è bravo a chiudergli la porta in faccia e tenersi la prima posizione presa con tanta fatica dopo una bella rimonta. In tutto questo ne approfitta Melandri che si aggancia di nuovo al codone di Rea per provare l’attacco al secondo posto. Marco ne ha di più ma non riesce ad avere lo spunto necessario perché Johnny è bravo a chiudere gli spazi. Dietro al terzetto di testa le Yamaha di Lowes e Van Der Mark hanno passato Rinaldi, in evidente crisi di gomme.

Nonostante qualche sbavatura, Davies controlla magistralmente le offensive di Rea alla sua leadership portandolo anche all’errore decisivo alla fine dell’ultimo giro. Anche Melandri, che era agganciato alla Kawasaki numero 1 commette un errore nella prima parte del tracciato e si deve accontentare del terzo gradino del podio.

Tra Lowes e Van Der Mark è agonismo puro e si sportellano ad ogni curva negli ultimi giri. Ad aver la meglio è l’olandese che chiude al quarto posto davanti al suo team mate Lowes e ad un redivivo Sykes.

Sotto la bandiera a scacchi passa per primo Davies davanti a Rea e Melandri, quarto Van Der Mark, quinto Lowes, sesto Sykes, settimo Rinaldi, ottavo Torres, nono Razgatlioglu, decimo Savadori.

Con questa, salgono a 29 le vittorie di Davies nel Mondiale Superbike che supera Polen nella classifica all time dei vincitori. Soprattutto sono quattro le vittorie Ducati (due a testa per Melandri e Davies) contro le due sole della Kawasaki (Johnny Rea) su sei gare. Situazione completamente ribaltata rispetto allo scorso anno, anche grazie al nuovo regolamento ed al taglio di giri motore a Kawasaki. 

 

Classifica finale di gara-2

1. Chaz Davies

2. Jonathan Rea

3. Marco Melandri

4. Michael Van Der Mark

5. Alex Lowes

6. Tom Sykes

7. Michael Rinaldi

8. Jordi Torres

9. Toprak Razgatlioglu

10. Lorenzo Savadori

 

Classifica Mondiale dopo Aragon

1. Jonathan Rea             114 p.

2. Chaz Davies                  102 p.

3. Marco Melandri               96 p.

4. Xavi Fores                      76 p.

5. Alex Lowes                     70 p.

 

Prossimo appuntamento

La rivincita per Jonathan Rea è fissata ad Assen già nel prossimo fine settimana quando sarà in programma il Motul Dutch Round sul tracciato olandese dal 20 al 22 di aprile

Marco Pezzoni - @marcopezz2387