UNA NOVITA’ ANNUNCIATA DA TEMPO. Che la SBK volesse introdurre la terza gara durante i week-end di campionato era risaputo da inizio anno. Certo, questo comporta modifiche e cambiamenti importanti (considerando percorrenze maggiori dei motori, impegno nel box, possibilità di danni in caso di caduta…) ma la notizia sembra comunque incuriosire il Paddock. Ha aperto questa strada il BSB, che conclude le sue due fasi (Pre-Season e Showdown) proprio con dei “Triple-Header”,  ma la formula del mondiale è leggermente diversa: la gara della domenica mattina, a cavallo tra le due gare classiche del sabato e della domenica pomeriggio, sarà in formato “sprint”, ossia con giri inferiori rispetto alle altre due. Di quanto inferiori o di ulteriori condizioni ancora non si sa nulla.

DA VILLICUM UN TIEPIDO BENVENUTO. La notizia non ha entusiasmato i piloti, che concordano con il fatto che tre gare noiose non sono meglio di due gare noiose. Ci vuole qualcos’altro per rivitalizzare il mondiale Superbike, qualcosa che convinca sponsor e televisioni che vale ancora la pena investire in un campionato che comunque, a livello di numeri in circuito, ancora funziona egregiamente. Questo clima di incertezza continua a mantenere sulle spine i team, che valutano sia impegno che costruttore in base ad una previsione di budget ad ora impossibile, senza una televisione competente a trasmettere le gare in Italia. Anche qui, tutti sono in attesa ma nulla si muove.

Al “SAN JUAN” PER APRIRE LA STRADA. Nel mentre si sta per dare il via alla primissima volta della SBK in Argentina, dove il circuito è pressochè completo. Con 15 curve e 4.266 mt di lunghezza, la prima cosa con cui si dovranno rapportare i piloti sarà lo scarso grip: le ruote delle Superbike saranno infatti le prime a lasciare resti di gomma sull’asfalto, che è stato completato giusto in tempo per far correre il mondiale. Il venerdì sarà complicato per tutti e la mancanza di dati potrebbe mescolare le carte in tavola a più di un pilota. In tutto questo esordiranno proprio in Argentina Maximillian Scheib sulla MV Agusta lasciata libera da Jordi Torres (che chiuderà la sua stagione in MotoGP con il team Avintia), Florian Marino, che passerà dalla Yamaha della soppressa categoria Superstock al team TripleM Honda in top class, e Gabriele Ruiu, che andrà a sostituire in via definitiva Yonny Hernandez sulla Kawasaki di Lucio Pedercini.

SSP: CORTESE VS CLUZEL. Sarà una gara difficile anche per la Supersport: la categoria di mezzo infatti andrà ad affrontare la sua penultima tappa con Sandro Cortese in vantaggio di 9 lunghezze sul francese Cluzel, che in un clima di incertezza deve per forza vincere davanti all’avversario per cercare di ridurre il distacco. Con due vittorie Jules potrebbe portarsi matematicamente il titolo a casa, anche se Sandro dovesse terminare secondo sia in Argentina che in Qatar, e l’obiettivo dell’ex pilota MV Agusta è proprio quello di vincere. Ma su un tracciato nuovo le insidie sono tante e un errore adesso costerebbe troppo caro. Alla pista il verdetto.

Alex Dibisceglia