Gara difficile da pronosticare e con tanti protagonisti a giocarsi la vittoria. Si presentava così alla vigilia il Rally del Portogallo, sesto appuntamento del Campionato del mondo rally 2018. Pronostico rispettato: la gara lusitana ha riservato un epilogo probabilmente inaspettato anche per tutti coloro che si attendevano un rally bello e movimentato.

Giornata cardine da questo punto di vista è stata immediatamente la prima, quella di venerdì. Nel corso della SS2 il vincitore dell'Argentina Ott Tanak finiva infatti ko dopo aver preso una pietra in piena traiettoria, che ha causato parecchi danni alla sua Yaris WRC. Pochi chilometri dopo anche Jari-Matti Latvala veniva colpito dalla stessa sorte, parcheggiando la sua Toyota con una sospensione divelta e sancendo un inizio disastroso per la compagine di Tommi Makinen. Neanche il tempo di accorgersi del buono stato di forma delle Hyundai, con Dani Sordo in testa a metà giornata, che arriva il colpo di scena che non ti aspetti. Nella SS5 Sebastien Ogier è infatti protagonista di un uscita tra gli alberi all'esterno di una curva a sinistra, verificatasi dopo aver rotto la sospensione anteriore destra per un ceppo in traiettoria. Un errore molto raro per il campione del mondo, ma cruciale ai fini della classifica del mondiale. La lista dei ritiri illustri ha continuato ad allungarsi due speciali dopo, quando nella SS7 Paddon prima e Mikkelsen poi hanno abbandonato la compagnia anzitempo. Il neozelandese è stato autore di un brutto incidente che ha anche costretto l'intervento dell'ambulanza, mentre il norvegese è stato fermato da problemi meccanici alla sua i20.

Poteva forse mancare Kris Meeke in questa "carneficina" di ritiri ed incidenti? Certamente no. Il britannico, dopo aver guidato nelle ultime due speciali del sabato praticamente su tre ruote, ha rovinato definitivamente la sua gara con un'uscita violenta tra gli alberi, che ha causato addirittura la rottura del rollbar della sua C3. Fortunatamente sia lui che Paul Nagle sono usciti illesi dal crash, cosa non scontata considerando l'entità dell'incidente.

Di tutto questo ad approfittarne è stato Thierry Neuville, praticamente perfetto nella gestione della gara quando si è trovato con tutte le pressioni riversate su di lui. Inutili sono stati i timidi tentativi di attacco di Elfyn Evans, bravo comunque a conquistare una piazza d'onore, fondamentale per il team M-Sport. Il britannico è stato imitato alla grande dal compagno di squadra Teemu Suninen, terzo al traguardo con l'altra Fiesta WRC, al primo podio in carriera nella classe regina. Per la prima volta in questa stagione, gli alfieri di Malcolm Wilson hanno quindi risposto presente proprio nel brutto weekend del caposquadra Ogier. Il duo M-Sport non ha comunque avuto vita facile, dato che è stato inoltre protagonista di un bel duello nella seconda parte di gara con Esapekka Lappi e Dani Sordo.

Il finlandese ha mancato l'obiettivo del podio, ma ha rimediato alla grande portandosi a casa i cinque punti supplementari messi in palio dalla power stage. Torna invece più deluso dal Portogallo Sordo, che sembrava il candidato più papabile per il podio, ma alla fine ha chiuso solamente quinto al traguardo, complice anche dieci secondi di penalità rimediati per un ritardo ad un controllo orario.

Detto dell'ennesimo disastro di Kris Meeke, la situazione in casa Citroen non è stata florida nemmeno per le altre due vetture. Mads Ostberg e Craig Breen hanno si conquistato la sesta e la settima piazza, ma hanno mostrato una netta difficoltà con il setting delle proprie vetture, come testimoniato dall'ampio distacco. La top ten assoluta è stata poi completata dai primi della classe WRC2, con Pontus Tidemand ancora vincitore al volante della sua Skoda Fabia R5.

Con Neuville balzato in testa alla classifica mondiale con 19 lunghezze di margine su Ogier, il prossimo appuntamento del Campionato del mondo rally sarà il Rally Italia Sardegna in programma nel weekend del 7-8 giugno. Considerando le aspettative ci sarà davvero da divertirsi...

Alessio Sambruna