Guardando al passato, poco meno di dodici mesi fa Sebastien Ogier si laureò campione del mondo per la quinta volta proprio tra le foreste del Galles, con M-Sport vincitrice tra i costruttori. A completare la festa ci fu anche la prima vittoria nel mondiale di Elfyn Evans, perdipiù nella sua gara di casa con la Fiesta gommata D-Mack. Ad un anno di distanza è curioso notare quanto sia diversa la situazione per il team di Malcolm Wilson, con Ogier in partenza verso Citroen, un Evans piuttosto irriconoscibile rispetto al 2017 ed un futuro tra i big del mondiale rally molto incerto.

Nonostante ciò le possibilità iridate per questa stagione sono ancora ben nitide, considerando i 23 punti di distacco di Ogier dalla vetta ed i 90 ancora a disposizione. Una situazione che avrebbe potuto essere ben diversa senza quell'errore nella seconda tappa del Rally di Turchia, ma che comunque non intacca la voglia di Ogier di lasciare il suo attuale team nel miglior modo possibile. La compagine britannica paga tuttavia un supporto dalla casa ufficiale costante, contrariamente a quanto accade in casa Hyundai e Toyota. Potrebbe essere proprio questo a fare alla lunga la differenza, in un mondiale tiratissimo che vede Ott Tanak sulla piena cresta dell'onda in seguito alle sue tre vittorie consecutive. "Un'estate da sogno" potrebbe essere il titolo perfetto di un libro sugli ultimi tre mesi del pilota estone, che dovrà continuare su questa linea per puntare ad un obiettivo davvero impronosticabile dopo le prime gare.

E' invece atteso al riscatto un Thierry Neuville, parso piuttosto opaco nell'ultima trasferta turca, e che dovrà tornare sui livelli che lo hanno portato fino alla vetta del mondiale. In più, il belga dovrà scacciare i brutti ricordi che gli evoca la terra gallese, dal titolo perso lo scorso anno alla crisi del 2016 che proprio in seguito ad un crash in quell'edizione del Rally del Galles raggiunse il suo apice. In tutto questo affascinante scenario prenderà il via il rush finale di questo mondiale 2018, con il primo appuntamento previsto per le 20.00 di questa sera con la prova spettacolo "The Prince". Due di esse saranno replicate anche nella tappa di venerdì, denominate "Slate Mountain" e poste esattamente e metà della prima tappa. Prima e dopo di esse si svolgeranno due passaggi sulla "Clocaenog" di 7.68 km, la "Brenig" di 29.13 km e la "Penmachno" di 16.95 km. La giornata di sabato sarà invece quella più significativa dal punto di vista chilometrico con la "Myherin" di 20.28 km, la "Sweet Lamb Hafren" di 19.95 km, la "Dyfi" di 19.48 km e la "Gartheiniog" di 11.26 km da percorrere per due volte ed intervallate dalla "Dyfnant" di 8.30 km. In una gara rivoluzionata rispetto al passato, la vera novità sarà la power stage collocata nella seconda speciale di domenica, la"Gwydir" di 14.76 km. Voluta dagli organizzatori, questa stage è stata scelta in quanto definita più rappresentativa dello scenario gallese. A completare l'ultima tappa ci saranno quindi i restanti passaggi sulla "Elsi" di 10.06 km, il secondo sulla "Gwydir" ed i due sulla "Great Orme Llandudno" di 8.03 km.

Per quanto riguarda la copertura tv, tutto il Rally del Galles sarà disponibile su Wrc+ All Live, mentre Red Bull Tv offrirà il suo consueto servizio gratuito compredente un live nel pomeriggio di sabato e le sintesi al termine di ogni tappa. La novità sarà l'offerta della nuova piattaforma Dazn, seppur con commento in inglese. In un week-end così sarà però importante non perdersi nemmeno un istante di quella che si preannuncia una gara intrigante. Non ci resta che augurare buon divertimento.

Alessio Sambruna