Al debutto sulla pista indonesiana con solo una gara alle spalle sulla Panigale V4 R del Barni Spark Racing Team, Danilo Petrucci arriva al parco chiuso per la prima volta nel WorldSBK. Il podio resta ancora lontano qualche secondo, ma intanto in gara2 Petrux si è tolto la soddisfazione di essere il miglior pilota indipendente della gara. Il tutto in un weekend dove le premesse erano pessime: pista sconosciuta, caldo, usura delle gomme. Un mix letale che avrebbe potuto fermare molti invece il ternano ha affrontato le difficoltà cogliendo quello che ad oggi è il suo miglior weekend nel WorldSBK.

PREMESSE NEFASTE

Sembrava destinato ad essere un weekend di difficoltà per Danilo Petrucci, nelle sue stesse parole del giovedì si vedeva la consapevolezza che questo sarebbe potuto essere un weekend di difficoltà. "A Mandalika non sono mai stato, è il primo di quei circuiti nuovi per me. Sarà una sfida in più. Non ho aspettative sul weekend, chiaro vogliamo fare bene ma questa sulla carta è una delle gare più complicate, sia per il meteo che per la pista". Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare dice un vecchio proverbio. E Danilo Petrucci è un duro vero, se vinci uno stage della Dakar al debutto nel Rally Raid più duro al mondo non puoi non esserlo. Ha lavorato tutto il venerdì in silenzio con il team restando a galleggiare tra la quindicesima e la sedicesima posizione. Dal sabato poi il cambio di passo.

INGRESSO IN TOP10 NELLA SUPERPOLE

Il lavoro del venerdì ha pagato già durante la Superpole con Danilo Petrucci che si è preso l'ottava piazza a soli sei decimi da Toprak Razgatlioglu ma soprattuto un solo decimo da Michael Ruben Rinaldi, quarto con la Ducati del team Aruba.it Racing. In gara1 Danilo dopo i primi quattro giri alle spalle di Axel Bassani in quarta posizione è stato ingurgitato dal gruppo. L'esperienza in MotoGP dove spesso i piloti sono obbligati a gestire le proprie gomme nelle prime fasi di gara gli ha consentito di risparmiare le sue Pirelli per il finale di gara. Danilo si libera dunque da prima di Jonathan Rea e poi del suo compagno di squadra Alex Lowes prendendosi la quinta posizione. Axel Bassani era ormai distante però tre secondi e nonostante abbia provato a ricucire il gap "Petrux" si è dovuto accontentare della quinta piazza e del secondo posto tra i piloti indipendenti.

SCONTRI IN SUPERPOLE RACE E GIOIA IN GARA2

Come già successo a Phillip Island, Danilo Petrucci ha scoperto che la Superpole Race è un vero e proprio incontro di box. Se in Australia si era scontrato con Xavi Vierge all'ultimo giro, questa volta lo scontro è stato subito alla seconda curva con Alex Lowes e Scott Redding. A riportare la peggio è stata la moto di Alex Lowes letteralmente aperta in due nella caduta. Nella ripartenza il ternano ha chiuso in decima posizione.

É invece in gara2, anche questa ripartita dopo una bandiera rossa, che Danilo Petrucci si è preso la scena. Scattato dalla ottava piazza Petrux, come in Gara1 si è messo alle spalle del gruppo di testa gestendo la gomma. Finito a terra Jonathan Rea, Danilo Petrucci si è liberato anche di Axel Bassani prendendosi la sesta piazza finale. Alle spalle delle Ducati di Alvaro Bautista e Michael Ruben Rinaldi questa volta è lui il miglior Ducatista indipendente. E come sempre successo in questo inizio di stagione 2023 il miglior pilota indipendente coincide con il miglior pilota Ducati privato. Così facendo Danilo ha riportato il Barni Spark Racing Team al parco chiuso dopo anni di difficoltà.

PAROLA AI PROTAGONISTI

Danilo Petrucci: "Finalmente sono tornato al parc fermé anche se "solo" come miglior pilota indipendente. È una bella iniezione di fiducia per me e per la squadra che se lo meritava per il grande lavoro che ha fatto in questo inizio di stagione. Non siamo ancora all'obiettivo che ci siamo prefissi, che è di salire sul podio, ma quella che doveva essere la gara più difficile fin qui è stata la migliore, perciò non posso che essere soddisfatto. Peccato per la Superpole Race, sembra un autoscontro, non capisco il comportamento di alcuni piloti, ma evidentemente va bene così".

Marco Barnabò, Team Principal: "È stata una domenica frizzante. Nella seconda partenza della Superpole Race la temperatura della nostra come posteriore è schizzata in alto e ci ha impedito di fare una buona gara. Questo ci ha costretto a partire più indietro anche in gara 2, ma Danilo è stato veramente bravo. Abbiamo azzeccato anche la scelta di mettere la gomma più morbida al posteriore e al secondo start della gara lunga siamo partiti con gomme usate perchè il pilota si esprime meglio in quella condizione. Voglio dedicare questi due risultati a tutta la squadra che ha lavorato veramente bene, ma siamo sicuri che questo sia solo un punto di partenza per la nostra stagione. Un grazie anche agli sponsor che hanno continuato a credere in noi e adesso speriamo di toglierci tutti insieme delle belle soddisfazioni.

Mathias Cantarini

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