Il ritiro di Audi ha mandato in crisi l’intera classe LMP1, che il prossimo anno vedrà al via quattro auto ibride (2 Porsche e 2 Toyota) e una non ibrida, ovvero la CLM P1/01 del ByKolles Racing, che si ritrova in solitaria a seguito del passaggio in LMP2 da parte della Rebellion Racing. La mancanza dei Quattro Anelli, indubbiamente, si farà sentire e i nuovi regolamenti, previsti inizialmente nel 2018, sono stati posticipati al 2020, in comune accordo con i costruttori, favorendo stabilità e permettendo allo stesso tempo l’ingresso di nuovi costruttori.

Per favorire arrivi nella classe regina, ACO e FIA hanno quindi annunciato dei nuovi incentivi: si tratta di ulteriori libertà regolamentari di cui potranno usufruire i potenziali costruttori che non hanno preso parte all’omonima classe nelle ultime cinque stagioni. Le sostanziali modifiche del regolamento tecnico, che saranno soggette ad approvazione al prossimo Consiglio Mondiale della FIA nel marzo 2017 e valide solo per il primo anno, prevedono:

- Numero illimitato di motori e di configurazioni aerodinamiche, con un cambio di classe energetica, che attualmente prevede un massimo di 8 MJ.
- La potenza per giro e carico di carburante, saranno aumentati fino a raggiungere il 98%
- Sei set di pneumatici a disposizione anziché quattro, in qualifica e in gara, sia di sei ore che alle 24 Ore di Le Mans. Test privati illimitati, con la galleria del vento utilizzabile del 50% in più rispetto all’attuale norma
- La Commissione Endurance FIA potrà optare per un vantaggio (numero di motori o classe energetica) anche per la seconda stagione

Attualmente gli ipotetici arrivi ruotano solamente attorno ad un nome: Peugeot. La casa francese, tramite il numero uno del Gruppo PSA, Carlos Tavares, ha annunciato l’intenzione di voler riportare in vita il programma LMP. Tuttavia il fattore costi blocca il loro ritorno, ricordando che l’ultima stagione è datata Intercontinental Le Mans Cup 2011, ufficializzando il ritiro pochi mesi dopo, all’alba della prima edizione del WEC. Inoltre nel 2018 la BR Engineering (fino a quest’anno impegnata in LMP2) approderà nella classe non ibrida, con il prototipo realizzato dalla Dallara.

Matteo Milani